Dico dunque sono - Le battaglie si possono ancora vincere mettendo in campo la capacità di aggregarsi
Morselli Gianna Domenica, 28/03/2010 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Marzo 2010
“Coesione sociale, comunità coesa”, parole pronunciate spesso da politici e amministratori e che mi provocano un senso di fastidio. Ho fatto ricerche per capire la ragione di questa mia apparentemente irrazionale irritazione. Il termine “coesione” deriva dal latino cohaesus, (essere strettamente unito).
Emile Durkheim sociologo francese, nel 1893 usò per la prima volta il termine “coesione sociale” nel saggio “De la division du travail social" dove afferma che per realizzare una reale coesione sociale sono necessari almeno quattro requisiti. Prima di tutto occorre che vengano soddisfatte alcune necessità materiali: occupazione, casa, reddito, salute, educazione. Poi c’è bisogno di ordine e di sicurezza sociale. Il terzo requisito richiede l'esistenza di relazioni che consistono in scambi di informazioni, sostegno e solidarietà. Il quarto fattore è l'implicazione di tutte/i nella gestione delle istituzioni, componente necessaria per rafforzare il senso di identità e di appartenenza a una collettività.
Questi sono gli indicatori di progresso civile e sono essenziali per la creazione di relazioni positive tra individue/i di una comunità. In senso generale, l'uso di questo termine non penso che ci appartenga, la nostra non è certo una società coesa! E si stanno allontanando sempre di più i presupposti che la si possa realizzare. Il mese di marzo è sinonimo di risveglio della natura e di ri-nascita ed è anche il mese in cui si celebra la festa Internazionale della Donna. Andando con la mente alle tante battaglie messe in campo che hanno contraddistinto e tuttora contraddistinguono l'appartenenza a un genere, universo caleidoscopico, quale è quello femminile, sono certa che la coesione fra donne sia avvenuta e tuttora possa esistere, questa sì, vera. E se passiamo dalla sociologia alla fisica la parola “coesione” rispetto alle donne ci può stare e ci può appartenere. In Fisica la “coesione” è la forza di attrazione che si crea tra le particelle elementari di una stessa sostanza, tenendole unite e opponendosi alle eventuali forze esterne, che tendono a separarle. L'azione attrattiva è dovuta alle forze molecolari, che a seconda dello stato di aggregazione della materia, assume valori molto diversi; nello stato solido è molto intensa, in quello liquido è minore, nello stato aeriforme è quasi nulla. Allora mi chiedo, oggi noi donne in quale stato di aggregazione ci troviamo? Solido, liquido o aeriforme? Le battaglie si possono fare ancora ma è necessario in questo caso sì, mettere in campo la capacità di “coesione” per poterle vincere.
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