Angela Siciliano - Versi che rendono conto di una precarietà dell’esistenza dove solo la scrittura mette un punto fermo
Benassi Luca Venerdi, 28/02/2014 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Marzo 2014
Angela Siciliano ha le mani in pasta con la realtà, è nata in Belgio da una famiglia di emigranti, ha vissuto in varie zone d’Italia, in Germania (allora Ovest), per diversi anni in Danimarca, oggi vive a Trieste, dove lavora nel sociale. Ignorando la vetrina dei social network (come ci tiene lei stessa a precisare), cura con discrezione un blog (letture-e-riletture.blogspot.com) nel quale emergono i suoi molteplici interessi per la poesia, la religione, la fotografia, la politica, e le vaste letture. Si tratta di una donna, prima ancora che di una poetessa, che ha attraversato l’Europa, le sue lingue, le sue contraddizioni, e che ci regala una poesia nella quale il tempo pare fermarsi e i ricordi, gli incontri, le vicende sembrano collocarsi nella strappo della cartina geografica. Stanze d’albergo, hall, ascensori sono i luoghi dove si consuma l’incontro con l’altro, con la persona amata, con i familiari, con se stessi, coagulati in un Tu nascosto, con il quale si tenta un dialogo di poesia e silenzio. Angela Siciliano riesce a tracciare una geometria sommaria del vivere, aprendo squarci nel quotidiano dentro i quali scoprire il nervo dei propri patimenti, delle occasioni perdute, rievocando personaggi dell’infanzia, rendendo conto di una precarietà dell’esistenza nella quale solo la scrittura sembra in grado di mettere un punto fermo: «scrivere senza scrivere.// Rimuginando e covando/ abbandonando per sempre/ le parole rumorose e quelle stantie/ quelle svuotate o diventate inutili./ Conservando in posti più sicuri/ quelle ancora vive, ancora sane,/ quelle sempre accese.» Siciliano possiede una lingua matura, senza cadute o inciampi, nella quale dosare l’ironia, il verso arguto, riuscendo a variare i registri, senza tuttavia mai mettere in difficoltà chi legge, ma regalando una poesia dotata di uno stile proprio, subito riconoscibile.
Angela Siciliano ha pubblicato il romanzo “Quando l’amore non basta” (Gingko Edizioni, 2008) e la raccolta di poesie “Tra le dita” (Franco Puzzo Editore, 2012). Sue traduzioni di alcuni testi di poeti danesi contemporanei sono nelle riviste letterarie “La clessidra” (2013) e “Hebenon” (2013). È appena uscito il libro di poesie “Stanze d’albergo” (Franco Puzzo Editore) dal quale sono tratti i testi qui pubblicati.
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