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CO-Crisi Come Opportunità: la campagna 'La violenza non è un luogo comune'

CO-Crisi Come Opportunità: la campagna 'La violenza non è un luogo comune'

Mercoldì 23 novembre presentazione della campagna alla Casa internazionale delle Donne di Roma

Lunedi, 21/11/2022 -

CO-Crisi Come Opportunità ha lavorato alla costruzione di una campagna di sensibilizzazione in favore della Giornata Internazionale Contro la Violenza Sulle Donne.
“La violenza non è un luogo comune”
presentazione di #laviolenzanonèunluogocomune,
Casa Internazionale delle Donne di Roma, mercoledì 23/11 alle 18:00, ingresso libero.

Il titolo della campagna nata in collaborazione con Celeste Costantino e Urban Vision che sarà on air attraverso i maxi schermi della società leader nazionale nel settore dei restauri sponsorizzati di edifici, opere d’arte e monumenti, nelle città di Milano, Roma, Catania, Napoli e Genova, nella giornata del 25/11 a cui L’Espresso ha dedicato la copertina del nuovo numero in edicola.

Nel linguaggio di tutti i giorni siamo abituati a esprimerci o ad ascoltare frasi intrise di stereotipi di genere e luoghi comuni. Vale sia per gli uomini sia per le donne. Il più delle volte gli uomini vengono rappresentati come “maschi che non devono chiedere mai”, alle donne sono invece affidati o il ruolo di madre accogliente e angelicata o l’immagine di femmina inferiore e maligna.

Si tratta di idee talmente radicate nel senso comune che nessuno sembra ormai più farci caso. Di più, quando, soprattutto, le donne osano ribellarsi a questa rappresentazione fuori dal tempo sono spesso tacciate di essere le “solite femministe” acide (per restare allo stereotipo) e prive di ironia.

A partire dall’osservazione di questa realtà nasce la campagna dal titolo #laviolenzanonèunluogocomune che tiene aperto il doppio livello di “falsa narrazione” che esiste ai danni delle donne: da una parte ci sono gli stereotipi dichiarati, quelli che apparentemente non fanno male, quelli ormai più vicini a dei proverbi piuttosto che a dei giudizi ragionati, quelli che però – purtroppo – costituiscono un ostacolo all’emancipazione dell’immagine della donna nella società italiana (es. donna con le palle, dietro un grande uomo c’è una grande donna, auguri e figli maschi, la donna è l’angelo del focolare, se dici donna dici danno, donna al volante pericolo costante etc.). Dall’altra parte invece ci sono gli stereotipi esplicitamente pericolosi, le narrazioni della vergogna, quelle che comprendono, tollerano o addirittura giustificano la violenza sulle donne. Il racconto del “ma”, del “però”.


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