CLES Onlus Laboratorio di Creatività 2018 Corso di Formazione.
Realizzato a Lamezia Terme dal CLES Onlus il Corso di Formazione “Laboratorio di Creatività” il 9, 10 e 11 Febbraio 2018 rinnovando in ciascuno e ciascuna degli operatori impegnati l’impegno a farne buone prassi quotidiane.
Domenica, 11/02/2018 - L\'idea guida dell\'attività svolta dal CLES Onlus può essere enucleata nella definizione statutaria: \"realizzare il progetto salute inteso come lo stato psico-fisico individuale ed ambientale di convivenza che consenta una compiuta realizzazione della persona umana in se stessa e nel rapporto con gli altri; un benessere globale che implica una realtà in divenire nelle molteplici dimensioni fisiche,emozionali,intellettuali e sociali\". L’attività promozionale, l\'informazione, la formazione,la consulenza e la terapia procedono nell\'ambito dell\'attività consultoriale, di pari passo e mai scisse l\'una dall\'altra, finalizzate a realizzare la triade base del Sapere, Saper essere,Saper fare. La formazione è un servizio che il CLES mette a disposizione di tutte le componenti istituzionali, considerandolo un punto di partenza per costruire una professionalità adeguata a chi nelle istituzioni vive e lavora ed in primis è indirizzato alle figure che nel CLES operano a vario titolo, finalizzandola a temi sempre nuovi ed interessanti, in linea con i tempi e le sue necessità.
Nelle giornate del 9, 10 e 11 febbraio 2018 si è svolto al CLES Onlus il Corso di Formazione su “La scrittura creativa” organizzato e realizzato dall’equipe scientifica dell’Associazione, approfondendo il tema con l’utilizzo di una ricca bibliografia e strumentazioni multimediali. La scrittura creativa è quella particolare forma di scrittura che va al di là della scrittura professionale e che coinvolge tutta la dinamica del pensiero, non ha nessuna utilità pratica immediata, è soprattutto una dimensione dell’essere, è espressione del sé e dove le parole saranno in grado di evocare nel lettore immagini mentali, sapori, profumi, suoni, sensazioni fisiche, facendo incursione nella sua fantasia, liberandola dai vincoli reali e lanciandola negli spazi della creatività e del pensiero divergente. La creatività è un concetto familiare eppure stranamente elusivo. Potremmo riscontrare un certo disaccordo sulla possibilità di essere creativi nelle scienze come nelle arti, in casa come nel laboratorio del vasaio, nell\'allevare bambini come nello scrivere libri. Ulteriore disaccordo sorgerebbe probabilmente se iniziassimo a discutere sul se effettiva¬mente la creatività possa essere interamente appresa o se sia un dono prezioso con il quale nasciamo (o meno, a seconda dei casi).
la creatività come un modo particolare di pensare, un modo di pensare che implica originalità e fluidità, che rompe con i modelli esistenti introducendo qualcosa di nuovo.J.P.Guilford asseriva che il pensiero divergente è la capacità di produrre una gamma di possibili soluzioni per un dato problema, in particolare per un problema che non preveda un \'unica risposta corretta. È facile rendersi conto che una simile capacità ha probabilmente un ruolo nell\'atto creativo, poichè l\'artista ha spesso bisogno di esplorare una serie di possibili modi di dipingere un quadro, di portare a termine un romanzo o di scrivere una poesia prima di decidersi alla fine per quello che sembra essere il migliore. Ovviamente ci aspettiamo che un atto creativo riporti anche l\'impronta dell\'originalità, ma anche in questo caso il pensiero divergente avrà un suo ruolo, poiché più ampia sarà la gamma di possibilità che siamo in grado di produrre, più alta sarà la probabilità che una di esse dia prova di originalità. Si è analizzato anche il ruolo che il pensiero divergente occupa nella vita scolastica: gli insegnanti dovrebbero tenere a mente che, quale che sia la loro materia, è opportuno incoraggiare il pensiero divergente negli studenti e sfruttarle quando si presentano. Bruner sostiene che nell\'ambito dell\'educazione tendiamo a ricompensare solo le risposte «giuste» e a penalizzare quelle «sbagliate». Questo rende i bambini riluttanti ad azzardare soluzioni nuove o originali nella risoluzione di un problema.
Occorre dunque cambiare i paradigmi dell’Educazione ma anche il modo generale di affrontare le criticità e problematicità che la vita ci presenta quotidianamente. Gli operatori sono costantemente chiamati ad essere con una mente divergente e al contempo capaci di scrivere la realtà in modo creativo e di leggerla allargando i propri confini mentali e psichici. Il laboratorio formativo ha posto le basi per implementare in ciascuno dei partecipanti la capacità di vedere tutte le possibili risposte o punti di vista di una questione e non è necessariamente “utile di per se”, migliorando la scrittura narrativa della stessa vita ed applicando quelli che sono i consigli che possono essere dati a un aspirante scrittore : leggere molto, non mettersi in cattedra, avere coraggio, contaminare la trama, imparare la tecnica e poi dimenticarla, scrivere molto.
Il Corso formativo ha impegnato gli operatori per 20 ore ed ha alternato momenti di approfondimento teorico a laboratori attivi e si è concluso con piena soddisfazione di tutti, rinnovando in ciascuno e ciascuna l’impegno a farne buone prassi quotidiane.
Il Presidente CLES Onlus
Dott.ssa Anna Fazzari
Lascia un Commento