Login Registrati
Cibo di Natale, cibo della memoria

Cibo di Natale, cibo della memoria

Mangiar bene - "La ricchezza del pranzo di Natale affonda le radici nella tradizione di feste antiche..."

Renata Frammartino Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Dicembre 2008

La ricchezza del pranzo di Natale affonda le radici nella tradizione di feste antiche nelle quali il “convivio” a base di pane e carne, alimenti che ancora oggi simboleggiano l’abbondanza, era dedicato alle cerimonie propiziatorie dell’anno in arrivo. Indispensabile era la minestra col brodo di carne, dove “nuotavano” scrigni di pasta ripiena, anch’essi per secoli sinonimo di benessere economico e sociale. Anche se il cappone era il piatto centrale, il simbolo più festoso della tradizione era rappresentato dai dolci ed in particolare dal miele considerato “l’offerta dolce” per eccellenza, perché gli si attribuiva il dono di propiziare la “dolcezza” del nuovo anno.
Sono note e diffuse tante buonissime ricette per preparare un ricco e gustoso pranzo natalizio; ogni territorio vanta una caratteristica che rappresenta la propria identità. Ogni famiglia, in quest’occasione, prepara pietanze che evocano antiche e care atmosfere, tempi in cui, ancora bambini, si aspettava la festa per poter gustare il dolce pane con le mandorle, biscottini al miele, “calzoncini” ripieni di noci ed uva passa. Oggi molte cose sono cambiate; non bisogna aspettare fino a Natale per un ricco pranzo, anzi il vero problema consiste nell’affrontare, giorno dopo giorno, la sfida dei sapori in eccesso!
Ogni regione vanta una tradizione di buoni sapori della memoria e della festa, nel nostro sud c’è il pane impastato con le mandorle e le focaccine dolci ripiene di uva passa, noci, mosto cotto e cannella; nel nord, ma ormai è tradizione diffusa in tutte le regioni italiane, panettone e pandoro sono dolci insostituibili, autentici simboli del Natale.

Dal Pane di Natale… al Panettone
I dolci originari delle nostre festività, quelli che uscivano dalla cucina delle famiglie povere, erano poco più che pani. Col passare dei tempi si arricchirono e si addobbarono con altre sostanze preziose; intorno al ‘300 vennero di moda le spezie e si mescolarono assieme alla farina e agli altri ingredienti, anche pepe, zenzero, garofano, cannella.
Ecco nascere il panforte (o pan speziale) senese, ma anche il pan dolce, il panon, il pan d'oro , il panettone. Come i dolci pasquali preferiscono espandersi in orizzontale, quelli natalizi amano di solito salire verso l’alto. Alcuni di questi erano realizzati dagli speziali, che detenevano le droghe e l’arte di usarle, altri da monaci e monache, altri ancora dai cuochi delle corti. Questi pani speciali, un tempo creati per santificare le feste, offerti in chiesa o in famiglia, venivano preparati in casa con cura; in cima a ciascun impasto, la donna tracciava con l’anello nuziale un solco a forma di croce per devozione e per favorirne la lievitazione.


Il Natale che fa … più bene!
Se è vero che ogni regione può vantare una originale differenza nella preparazione del pranzo che riunisce tutta la famiglia, è anche vero che esso può assumere un gusto speciale che accomuna tutte le tradizioni: il gusto della solidarietà. Il Natale è una preziosa occasione per aggiungere alla nostra spesa i prodotti del commercio equo e solidale e con essi il profumo di una scelta giusta con la quale aiutare le tante popolazioni povere che ancora, purtroppo, abitano il Sud del mondo.
Possiamo preparare i nostri dolci e le nostre pietanze acquistando caffè, cacao, noccioline, peperoncino, cannella, zenzero ….
Regalare dignità con un prodotto del commercio equo e solidale significa reinventare il linguaggio del dono, e in questo caso, del pranzo.

Mancano pochi giorni a Natale: qualche consiglio per la linea…
- prima delle grandi cene e pranzi non fare diete drastiche o digiuni, sarebbe inutile perché dopo pranzi abbondanti si può stare male perché il nostro corpo non è abituato a ricevere troppo cibo!
- dopo i ricchi pranzi e cene consumare più verdura e frutta, i carboidrati meglio se integrali, scegliere carni magre;
- alla cena o al pranzo assaggiare un po’ di tutto non esagerando nelle porzioni e ricordare di dividere gli avanzi della cena con amici e parenti;
- dopo il pranzo fare una salutare passeggiata per smaltire un po’ delle calorie assunte.
- porre attenzione al consumo di frutta secca perchè è ricca di calorie;
- evitare di comprare panettoni o pandori farciti e preferire il panettone al pandoro perché contiene meno grassi.

(18 dicembre 2008)

Lascia un Commento

©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy - Cookie Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®