Giuliana Saladino - Giuliana, che scriveva “A lassa e pigghia”
Mirella Mascellino Domenica, 19/12/2010 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Dicembre 2010
Scomparsa a Palermo nel 1999, la Saladino ha lasciato un vuoto sia professionale che umano, una grave perdita per la città e per il giornalismo. La raccolta, dall'articolo d'esordio, alle inchieste de L'Ora, all'ultimo anno di vita, è curata da Giovanna Fiume, sua amica e Storica dell'Università di Palermo. Si tratta di un prezioso patrimonio della memoria collettiva da preservare. In ogni pagina pulsa il cuore della sua autrice, una figura importante del giornalismo siciliano, oggi dimenticata dall'ingrata Palermo. Le sue inchieste descrivono fedelmente l'evoluzione cittadina, preda della politica scellerata e a distanza di anni sono di una attualità estrema. Le interviste tracciano, in maniera talvolta crudele, la vita delle donne, delle famiglie, degli operai e della borghesia. Dirà di scrivere “A lassa e pigghia” lascia e piglia (in Romanzo civile): così scrivono le donne, divise tra famiglia e professione. Tuttavia, la sua fu una condivisione invidiabile. Prova ne è la lunga unione matrimoniale con Marcello Cimino, anch'egli giornalista de L'Ora. Giuliana Saladino è stata una vera maestra di vita, fedele al dubbio e all'altro.
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