Mercoledi, 14/05/2014 - È domenica 11 maggio 2014, la seconda domenica del mese di maggio. Un gruppo di signore si muove rapido in Piazza Vigo, lo spazio più bello della città, sullo sfondo del magnifico ponte in pietra d’Istria che biancheggia nell’aria non perfettamente tersa del primo mattino. Siamo noi, le donne dell’associazione Insieme ArTe - Amare Chioggia e il suo territorio, intente alla preparazione dell’annuale Festa della Riconoscenza, evento pubblico che prevede l’allestimento di un grande mandala, realizzato su temi che coinvolgono l’interesse, l’inventiva artistica e la scommessa politica per nuovi e più felici modi di abitare.
Il mandala, simbolo sacro di unione cosmica, rappresenta l’universo e le sue origini, dunque la vita, cui la festa vuole rendere omaggio: omaggio alla madre che la dona e, insieme al padre, la nutre di affetto, di parole, di senso; a chi la sostiene coi suoi comportamenti quotidiani; alla natura che ci offre nutrimento e bellezza; alla città che ci ospita, luogo in cui la trama delle buone relazioni permette una buona convivenza.
Volendo dare un contributo positivo alla vita comune, la nostra associazione - costituita da donne che a partire da sé e dalla propria creatività mettono in gioco libere relazioni e si impegnano come cittadine pensanti nella vita del nostro contesto urbano - da otto anni propone la Festa della Riconoscenza. Siamo infatti convinte che l’espressione della nostra gratitudine accresca il desiderio di avere cura e preservare l’integrità di quei beni che costituiscono l’autentica ricchezza dell’esistenza e di cui tutte/i godiamo gratuitamente: l’amore, le relazioni, l’armonia dello spazio fisico e umano che ci accoglie. In questa società, in cui il mercato, il danaro, il possesso, dominano incontrastati mettendo a rischio gli equilibri del pianeta, la riconoscenza, considerando con amore le cose attorno a noi, assume forza politica e costituisce un orientamento simbolico, capace di porre le basi di un nuovo patto tra umanità e mondo e farci sentire abitanti del cosmo, ospiti di un corpo celeste ricolmo di meraviglie, quale il nostro pianeta è.
Durante i mesi che precedono l’appuntamento in piazza, nel laboratorio di preparazione dell’allestimento ognuna è partecipe di ideazioni: dalla messa a punto del tema, all’ordine che le forme decise avranno entro il cerchio; dalla proposta dei materiali e dei colori da usare, alle modalità tecniche da adottare per il concreto compimento di ogni parte. All’esecuzione dell’opera partecipano donne con esperienze d’arte molto diverse e queste differenze sprigionano risultati impensati e originali; è molto gratificante lavorare assieme, autorizzandosi a dire e fare per la città secondo le proprie visioni. Procediamo avendo come misura la realizzazione di qualcosa di bello e, seguendo questo criterio, di volta in volta, i diversi punti di vista sulla strada da seguire alla fine concordano.
Tanti sono stati i temi affrontati nelle varie edizioni della Festa attraverso la rappresentazione visiva del mandala. Ne ricordiamo alcuni: il nutrimento offerto dal territorio e dalla cura di chi ogni giorno prepara il cibo ( 2010: L’amore apparecchia la tavola); il mare e i suoi misteri consegnati nelle strane forme dei legnami restituiti dalle onde (2012: I tesori del mare); la tradizione locale del merletto (2013: Abitare e creare); le relazioni come perno del buon vivere (2014: La danza delle relazioni).
Gli argomenti trattati e raffigurati nel grande circolo (circa 10 metri di diametro), anche se scelti col desiderio di mantenere un radicamento nella identità del territorio, intendono significare un rapporto con l’ambiente valido in ogni luogo.
La realizzazione dell’evento, oltre al Gruppo Festa, coinvolge amiche, amici, associazioni - in particolare, vogliamo ricordare Le Vicine di Casa di Mestre, con cui abbiamo da tempo una continuativa collaborazione - e sta diventando motivo di visita alla città per chi è lontano o di ritorno per chi è legato a noi.
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