Leggere la salute / 4 - Quarta parte di una serie di incontri-benessere per conoscere l’approccio olistico alla salute
Baldassarre Bruna e Salvatore Lucio Palamara Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Marzo 2007
Per la medicina omeopatica, secondo la quale esiste una precisa teoria dell’organismo, che consente di comprendere i sintomi individuali nello stato di malattia e di salute, è indispensabile osservare la costituzione dell’essere umano. In omeopatia si parla di costituzione per distinguerne almeno tre fondamentali: carbonica, fosforica, fluorica. La costituzione rappresenta la base invariabile dell’essere umano, mentre il temperamento l’elemento variabile, uno stato dinamico, il quale può evolversi o alterarsi. Costituzione e temperamento costituiscono la tipologia del soggetto.
Secondo Leon Vannier, un omeopata francese, la costituzione è determinata dall’osservazione dello scheletro, della sua forma e dall’esame dei rapporti che uniscono le diverse parti del corpo. La struttura secondo cui l’individuo si sviluppa è “segnata”, cioè si può individuare già alla nascita, perché appartiene al corredo ereditario. Studiando le costituzioni, carbonica, fosforica, fluorica si è giunti alla correlazione tra le stesse e tre rimedi della materia medica omeopatica, cioè Calcarea Carbonica, Calcarea Phosphorica, Calcarea Fluorica.
La costituzione carbonica coincide con un soggetto che ha una statica rigida, diritta. L’arcata della dentatura superiore e inferiore combaciano perfettamente, gli incisivi centrali sono quasi quadrati e i denti bianchissimi. Nella stazione eretta l’avambraccio è proiettato in avanti e la gamba con la coscia non sono perfettamente allineate (come da fig.1). Il carbonico è un tipo resistente, tenace, ordinato, logico, responsabile.
La costituzione fosforica coincide con un soggetto che ha una statica espressiva e variabile. L’arcata superiore e inferiore coincidono, ma il palato può presentare una forma ogivale -come una cupola-, marcata. Gli incisivi centrali sono di forma allungata. Nella stazione eretta l’avambraccio è sempre in linea con il braccio, così come la coscia e la gamba, perfettamente allineate (come da fig.2). Il fosforico è elegante, di “forma”, ma fragile e poco resistente, distinto, perfezionista, esteta sia nel sentire che nel volere.
La costituzione fluorica coincide con un soggetto instabile e flessibile. L’arcata superiore non combacia con l’inferiore e si caratterizza per una protrusione della mascella sulla mandibola, che non è considerata una malformazione, ma una disposizione normale in un soggetto fluorico. Nella stazione eretta l’avambraccio e il braccio formano un angolo aperto all’indietro. La coscia e la gamba formano un angolo ottuso aperto in avanti (come da fig.3). Il fluorico è instabile, irregolare, indeciso, irresoluto, contraddittorio. Nonostante le azioni mai ponderate, il soggetto fluorico, dotato di straordinarie capacità assimilative, stupisce per le sue manifestazioni brillanti.
Ogni costituzione presenta un peculiare dinamismo psico-fisico, nel senso che si può prevedere e prevenire la comparsa di manifestazioni morbose a cui il soggetto è predisposto. Occorre però fare attenzione alle semplificazioni, poiché l’essere umano non è facilmente schematizzabile, nel senso che si può parlare di costituzioni miste, con una predominanza costituzionale rispetto ad un’altra.
** Salvatore Lucio Palamara (chirurgo pediatra omeopata)
*Bruna Baldassarre (psicologa)
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