Martedi, 07/09/2021 - Riceviamo da Paola Tafuro con richiesta di pubblicazione Se solo ci fermassimo tutte per un momento, il mondo capirebbe quanto siamo importanti. Dall'inizio dell'anno ad oggi, non ho neanche contato quante donne siano state vittime di femminicidio. L'ultima notizia l'ho letta stamattina: ha tentato di stuprarla, Chiara Ugolini ha opposto resistenza, l'ha colpita in testa e uccisa. Lasciata lì, esanime, un corpo privo di vita, inerme, non c'era più nulla da fare. Sta scontando gli arresti domiciliari, uno che inneggiava al duce, che poi anche se non avesse inneggiato, cosa cambiava? La violenza contro le donne non ha colore politico. Il problema è che la giustizia italiana non funziona, è una falla continua, fa acqua da tutte le parti. Io oggi non voglio essere italiana, sono in lutto, per l'ennesima vita spezzata, perché questa notizia, ancora una volta, non farà il fragore che merita. Perché nessuno scenderà in piazza a gridare il dolore, un dolore forte, che colpisce il petto, il cuore.
Anzi, il cuore si è fermato, come dovremmo fermarci noi donne...tutte quante...
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