le scelte sessuali di ogni cittadino e cittadina non possono essere oggetto di giudizio né tanto meno di discriminazione. A meno che non vi siano ipotesi di reato (pedofilia, induzione alla prostituzione, stupro, e via dicendo).
Il discorso è valido anche per un capo di Governo.
Facciamo finta, come larga parte delle italiane genti, che il problema sia diverso da quello che è.
IL VERO PROBLEMA
Le figure istituzionali dovrebbero essere tenute a una trasparenza e una presa di responsabilità sui propri comportamenti e sulle proprie azioni, legittime o meno, private e pubbliche che siano. I motivi sono facilmente immaginabili, e si possono snocciolare uno a uno: dal rispetto verso la cittadinanza che li ha eletti, al rispetto delle Istituzioni che rappresentano, alla responsabilità politica e sociale che la democrazia assegna loro, al rispetto della propria sacra famiglia di provenienza, della famiglia allargata, della famiglia umana, della rete amicale e di conoscenze che ciascuno ha. Dalla coerenza al buon esempio, i motivi per essere degni della stima e dei voti altrui non mancano.
IL FINTO PROBLEMA, di cui tutti parlano (alias: DIECI DOMANDE ALTERNATIVE)
Quante donne avrà avuto il Presidente del Consiglio? Saranno vere o false le registrazioni di Patrizia D’Addario? In che posizioni avrà fatto sesso Berlusconi e con chi? È fortunato il Presidente del Consiglio ad avere una vita sessuale attiva alla sua età? I festini di cui si parla, erano orge? Com’è fatto esattamente il letto di Putin? Sempre che sia vero che il “Papi” abbia fatto sesso senza preservativo con tante donne, non rischiava di metterle incinte? In tal caso, cosa sarebbe successo? Di che colore porta le mutande (se le porta)? In mancanza del ’68, avrà mai fatto un sessantanove?
ULTIMA PUNTATA
In questa Italia della mal-cultura in cui, per dirla con le parole di Chiara Saraceno nell’articolo su Repubblica il 24 luglio dal titolo “La sindrome del maschio”, “se Berlusconi è un problema per la nostra democrazia, lo è ancora di più la complicità di larga parte della società civile, con il benevolo silenzio-assenso della gerarchia cattolica”, in questa Italia che appunto incorona Berlusconi a simbolo assoluto di libertà e quindi di democrazia e progressismo (alla faccia della sinistra), la domanda ultima è: CHI VUOL FARSI IL CAVALIERE, MA GRATIS, ALZI LA MANO.
Perché c’è un altro aspetto di cui nessuno ha mai parlato…
“Caro Papi”, ma quanta soddisfazione si può ricevere dal poter fare sesso solo pagando? Lei crede veramente che una donna possa fare l’amore con lei per il suo fascino, la sua bellezza, i suo valori?
Oppure non crede forse che il suo asso nella manica sia rappresentato dal potere che incarna, dal suo denaro, dalle sue ville? Tutto ciò non la fa sentire sminuito?
Lei pensa davvero che una donna giovane, indipendente, intelligente, affascinante andrebbe a letto e godrebbe con una persona anziana squattrinata, impomatata e magari pure tronfia e scostante?
Sì, è possibile che una donna o un uomo si innamorino di una persona più anziana (e le persone anziane hanno spesso molto da dire e da insegnare, donne comprese…). Ma se lei provasse a togliersi di dosso tutti i privilegi (anti-democratici, anti-costituzionali, che fanno del divario di reddito un discrimine…) sono certa che del suo presunto harem rimarrebbe ben poco.
Tutto questo non le mette una profonda tristezza? Non le fa guardare le spalle, dubitare di tutti e di tutte?
Lei, Presidente, non si sente una persona molto sola, pure con tutti i voti e i sondaggi di gradimento? Si interroghi sul motivo per cui le persone che la circondano mostrano solidarietà. Nutrono affetto verso di lei? O si aspettano dei favori?
Forse molte donne, a parte quelle del “mestiere”, se venissero a letto con lei si sentirebbero sporche, umiliate e offese, forse addirittura schifate e passerebbero diverse ore a lavarsi sotto la doccia.
Alcune altre (poche) risponderebbero ai tronfi commenti da macho (ad esempio, “mi sono fatto una giovane donna bellissima”), parlando con le amiche, dicendo: “mi sono fatta Berlusconi”.
Eccola qui, parità… Uomini vs donne: uno a uno, palla al centro.
Le risposte possono essere solo due.
1) a lei non interessano le donne indipendenti, intelligenti, affascinanti ma solo donnine carine, un po’ remissive e obbedienti
2) lei ha i soldi, il potere e alle donne piace così, quindi è felice, per il resto è solo invidia.
Ma finché portarsi a letto i capi di governo rappresenterà un’ambizione, una vittoria, una conquista, un vanto, e finché per una persona anziana portarsi a letto una persona giovane rappresenterà uno scopo, un salto nella giovinezza, fumo negli occhi alla paura della morte, status symbol, come sarà possibile insegnare a ragazzi e ragazze che il sesso è: un dono di Dio? Di Allah? Della Dea Madre? Una cosa bellissima e divertente? Una scelta libera? Uno degli aspetti dell'esistenza, ma non il solo? Un'esperienza profonda, intima oppure superficiale, comunque da non imporre a un'altra persona nè con la forza nè con il ricatto emozionale, nè con l'abuso nè con la circonvenzione?
Ancora una cosa, Presidente. Lei e le sue presunte amanti, avete mai conosciuto l’amore disinteressato? Se sì, ci parli di quello, per favore. Di tutto il resto ne abbiamo abbastanza, tra pruderie e pornografia, tra censure ed elogi, l’Italia è alla nausea.
"- L'amore non è un miracolo, è un'arte, un mestiere, un esercizio della mente e dei sensi come un altro. Come suonare uno strumento, ballare, costruire un tavolo.
- Tu intendi dire il sesso.
- Ma non è amore il sesso? L'amore e il sesso sono figli l'uno dell'altro. L'amore senza sesso che cosa è? Una venerazione di statue, di madonne. Il sesso senza l'amore che cosa è? Una battaglia di organi genitali e basta".
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