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Chi ha paura del cioccolato

Chi ha paura del cioccolato

Dalla parte del gusto - Perché mangiarlo senza sentirsi in colpa

Renata Frammartino Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Aprile 2006

Alcuni storici sostengono che nel nostro paese la cioccolata sia apparsa per la prima volta in Piemonte nella seconda metà del 1500 ed è molto probabilmente legata a ciò la fama dei dolcissimi e cremosi gianduiotti di Torino e la grande passione coltivata per l'arte cioccolatiera.
Siamo da poco uscite dal trionfo di dolci e torroni natalizi che la Pasqua con le uova di cioccolato, suo dolce per eccellenza, ci riporta nel mondo del cioccolato.
Chi può dichiararsi immune dal fascino della cioccolata? Io personalmente no e credo che siano veramente poche le amiche che possono, con tranquillità, dire che non amano il cioccolato e che resistono senza fatica al richiamo del suo sapore e del suo inconfondibile profumo. Un cioccolatino, preparato con i giusti ingredienti, non solo appaga il gusto, ma riesce anche ad aumentare , in una certa misura, la soglia di sensibilità al dolore grazie alla sua capacità di stimolare la produzione di serotonina e di endorfine, i neurotrasmettitori cerebrali definiti anche “ la morfina naturale dell’organismo”, ma fa bene anche al cuore perché i semi di cacao contengono i polifenoli, sostanze naturali, che includono i tannini e i flavonoidi, pigmenti contenuti nelle piante (ne esistono oltre 4000 specie), che migliorano l’elasticità dei vasi sanguigni e l’ossidazione dei tessuti.
Gli antiossidanti svolgono, infatti, un’azione benefica sul nostro cuore perché ci proteggono dai radicali liberi, causa d’invecchiamento cutaneo e di malattie cardiovascolari e se riusciamo a seguire un’alimentazione equilibrata, accompagnata da una normale attività fisica, possiamo senz’altro inserire nella nostra dieta un po’ di “cibo degli dei” e chiudere in bellezza, anzi in dolcezza, un pasto o un break che ci aiuta a conciliarci con il mondo!
Certo è che la cioccolata esercita anche un’azione tonica ed antidepressiva, grazie ad alcuni suoi componenti come la caffeina, la feniletilamina e la teobromina che svolge un’azione importante sull’attività cardiaca e sul sistema nervoso aumentando la capacità di concentrazione e la resistenza alla fatica fisica.
A queste sostanze va ad aggiungersi la anandamide, elemento del cacao che viene prodotto anche dalle cellule del nostro cervello e che, come fa già intuire il suo nome ( in sanscrito “ananda” vuol dire “felicità”), stimola le percezioni sensoriali e fa veramente bene perché ha la capacità di riportare in equilibrio il nostro umore facendoci provare un’immediata sensazione di benessere! Un beneficio a cui, un numero sempre inferiore tra noi può affermare di non poter rinunciare, incalzate dai ritmi stressanti delle mille cose che siamo costrette a fare o che ci piace fare per il lavoro, la famiglia, la realizzazione dei nostri progetti di vita!
Come tanti altri prodotti, nelle nostre diverse regioni, la cioccolata subisce un percorso di trasformazione che a volte la vede abbinata a ricotta, mandorle e perfino al peperoncino! C’è chi la preferisce “ amara”, cioè fondente e chi la gusta al meglio quando è dolce e morbida, con l’aggiunta di latte e nocciole.


“i valori de cioccolato ”

La composizione base del cioccolato nelle ricette classiche è formato:
- dal 18% di burro di cacao
- dal 35% di cacao
- dal 65% di zuccheri

Cioccolato fondente Cioccolato al latte
- zucchero scende ad un 57%,
- cacao sale al 43%
- burro di cacao al 26% (il burro di cacao viene sostituito da grasso di latte)
- 64 % di glucidi,
- 22 % di lipidi (burro di cacao)
- 5 % di proteine
- 4 % di sali minerali 1.7 % di
alcaloide teobromina.


istruzioni per l’uso…
Le donne (in maggioranza nel consumo rispetto agli uomini, secondo recenti indagini) mangiano cioccolata, ma non sempre con equilibrio; molte, dopo averla mangiata, provano profondi sensi di colpa. E’ importante ricordare che la cioccolata può essere consumata con tranquillità, in giusta misura per evitare di sconfinare nell’abuso; le cioccolato- dipendenti si trovano a lottare quotidianamente con la voglia di mangiarne troppa.
Si può consumare cioccolato con le opportune limitazioni ed esso può essere inserito nel menu giornaliero considerando che un pezzetto da 30 gr contiene 5 mg di caffeina che danno anche energia ed apporta circa 150 calorie che è l’equivalente di una merendina o di una tazza di yogurt alla frutta e può rappresentare uno spuntino energetico e saziante, particolarmente adatto per chi pratica dello sport.
(13 aprile 2006)

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