Chi c’era ha goduto … e chi non c’era non avrà mai la minima idea di cosa si è perso ; perché i concerti di Roberto Giglio all’Arciliuto sono dei racconti di vita , di amore , di ricordi e di amicizia .
Venerdi, 16/05/2014 - Il concerto di Roberto Giglio e del suo virtuosissimo amico pianista Alessandro Gwis , del 15 maggio all’Arciliuto ha confermato l’appeal di artista del cantautore romano ; soprattutto ha mostrato , laddove ce ne fosse ancora bisogno , la sua grande sensibilità e generosità nel darsi al pubblico . Un pubblico , a dirla tutta, che diventa amico nell’itinere delle sue esibizioni.
Una generosità che si rivela nella sua voglia di condivisione attraverso le partecipazioni , vere chicche , dei suoi talentuosi amici .
Capita così che ti ritrovi ad una serata con Rodolfo Laganà che ti recita un monologo straordinario “l’Angelo” , con Max Tortora che confessa la sua voglia di cantare Ostia ammettendo, con rammarico , che la tonalità non è alla sua portata e soprattutto di ascoltare una sassofonista da brividi come Danielle Di Majo e l’eccezionale chitarrista Francesco Sallustio . Superbo anche l’intervento , con la sua canzone denuncia , di Piji Siciliani ,che è stata anche sigla finale di una puntata di Blob “Welcome to Italy “.
Sarà la location , anni sessanta , sarà l’atmosfera intima che si crea nelle sue serate piano e voce , che personalmente amo moltissimo , il fatto è che questi concerti ti fanno vivere emozioni magiche in una sfera fuori dal tempo . Ti ritrovi così dopo due ore ad ascoltare l’ultima canzone con alcuna intenzione di andare via .
Vivi una storia fatta di tanti capitoli , o se preferite un film fatto di tanti episodi , tanto per riallacciarci al suo cd “Cinecittà” . C’è la Roma di “All’epoca” , l’amore di “Prima che sia mattina “ la cronaca di un personaggio simbolo dei tanti che affollano le vie e le piazze della città eterna “L’Africano” , le tematiche dei clandestini con “Fantasmi a Roma” (non avete idea dei brividi finali con le ultime battute di Sallustio e Gwis ) la spiaggia dei romani di “Ostia” e la satirica versione del moderno vitellone di “Balera” . Tanto per citare alcuni pezzi .
I concerti di Roberto sono una dichiarazione d’amore alla sua città , alla vita e alle sue emozioni . Un amore di quelli veri che perdurano nonostante i difetti ; l’amore vero quello che è nonostante tutto .
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