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Che la festa ricominci

Che la festa ricominci

Roma cinema - Seconda edizione per la Festa del Cinema: folto pubblico all’Auditorium e film per tutti i gusti

Colla Elisabetta Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Ottobre 2007

In un’atmosfera glamour-intellettual-popolare, anche quest’anno Roma si è cimentata e dilettata con la Festa del Cinema, alla sua seconda edizione, manifestazione fortemente voluta (non senza complessità e polemiche) dal sindaco Veltroni, beniamino della capitale amante della cultura e della mondanità. Per catturare un pubblico generoso e consistente, la Festa ha selezionato e presentato numerose opere variamente assortite, distinte in sezioni come si conviene ai Festival di rango (Cannes docet dall’alto dei suoi 60 anni): 14 i film in Concorso, 8 Fuori Concorso, 11 anteprime internazionali nella sezione Première - quella dedicata al red carpet delle star dove si assiepano i fans per rubare foto ed autografi -, oltre 30 fra lungometraggi, documentari e video nella sezione Extra/Altre Visioni. Infine una ricchissima selezione di film per ragazzi, con proiezioni dedicate anche alle scolaresche, convergenti nella sezione festivaliera Alice nelle città: 14 opere in concorso, 3 fuori concorso e ben 3 anteprime. Fra queste, oltre all’originale film musicale August Rush, della regista Kirsten Sheridan, grandissimo successo ha ottenuto, in anteprima assoluta, Winx Club: il segreto del regno perduto, sul mondo fantastico dei maghi guerrieri e della dimensione magica, per la regia di Iginio Straffi. Dunque cinema, cinema, cinema per tutti i gusti e palati. Diverse migliaia di biglietti venduti, 2500 giornalisti fra italiani e stranieri, milioni di visite giornaliere sul sito (www.romacinemafest.org), un incredibile boom di visitatori agli eventi collaterali (da segnalare le mostre Fellini Oniricon e l’omaggio al Signor Bonaventura del Corriere dei Piccoli). Ma veniamo ai film, agli attori e, soprattutto, alle attrici: tutto esaurito per il film di apertura ‘Le Deuxieme Souffle’, un solido noir del regista francese Alain Corneau, con la nostrana Monica Bellucci (in un’inedita versione biondo platino) ed il sempre fascinoso Daniel Auteuil. Il film è stato preceduto dalla proiezione di un cammeo-omaggio di 8 minuti, dal titolo ‘Anna Magnani, lupa romana’, realizzato da Gilles Jacob, presidente del Festival di Cannes. Tra le grandi attrici protagoniste del Festival, il neo-premio oscar (per l’interpretazione nel film ‘I’m not here’ dove veste i panni maschili di Bob Dylan) l’americana Cate Blanchett, a presentare la seconda puntata della saga elisabettiana (‘Elizabeth, the Golden Age’ del regista indiano Shekhar Kapur): bella e affascinante come si conviene ad una vera regina, la Blanchett si è concessa alla stampa con ironia e schiettezza ma rigorosamente in abiti d’alta moda: “Le donne di potere pagano sempre un prezzo – ha dichiarato l’attrice parlando del suo personaggio – come ora sta succedendo in America ad Hilary Clinton, la necessità di governare non fa dimenticare che esiste una sfera privata ma Elisabetta I rimane sola per scelta, sopportando il prezzo della grande libertà concessale dalla storia”. Anche l’attrice-cult Meryl Streep era presente alla Festa con ben due film: ‘Rendition’, di Gavin Hood, nel ruolo di una gelida funzionaria della CIA che fa incarcerare un innocente sospettato di terrorismo, e ‘Lions for Lambs’, di Robert Redford. Fra le attrici francesi con ruoli di spicco, la sempre splendidamente angosciata Isabelle Huppert (che ha inviato alla Festa un video dalla Cambogia dove sta girando con Rithy Pan) nel film di Alessandro Caponi ‘L’amour caché’, storia di una donna ricoverata con gravi turbe psichiche, curata dalla psichiatra Greta Scacchi, forse meno bella di un tempo ma quanto più interessante. Presenti anche Francis Ford Coppola con il film ‘Youth without youth’, che inaugura un filone meditativo-filosofico, e Sean Penn, come regista di ‘Into the wild’, storia vera di un viaggio in Alaska. Fra i film italiani da segnalare: ‘La giusta distanza’, di Carlo Mazzacurati con Fabrizio Bentivoglio e Valentina Lodovini, un bel giallo d’ambiente sulle rive del Po; ‘Seta’, tratto dal romanzo di Alessandro Baricco, in un’edizione avventurosa e un po’ melensa firmata da Francois Giraud, con la graziosa attrice prezzemolo Keira Knightley (Orgoglio e Pregiudizio, Espiazione); ‘Parole sante’, docu-film - da non perdere - di Ascanio Celestini sullo sfruttamento dei lavoratori nei call-center dell’azienda Atesia; ‘Giorni e Nuvole’, di Silvio Soldini, con la sempre più brava Margherita Buy ed Antonio Albanese. Fra le registi donne presenti (non moltissime in verità), la scandinava Susanne Bier con il film ‘Things we lost in the Fire’ (Oltre il fuoco), già applaudita lo scorso anno per ‘Dopo il matrimoni’. Oltre alle diverse sale dell’Auditorium (che nei giorni della Festa allestisce strutture temporanee extra) sono stati coinvolti nella Festa il cinema Metropolitan, la Casa del Cinema (dove si è svolto l’Indian day, con magnifiche proiezioni di film d’autore indiani, fra i quali ‘Gandhi, my father’ di Feroz Abbas Khan), ed altre sale di periferia.

(31 ottobre 2007)

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