Riflessioni su una sentenza che non toglie la figlia ad una donna che convive con un'altra donna fa discutere
Lunedi, 14/01/2013 - In questi giorni la nuova sentenza che non toglie, come chiesto dall’ex marito, la figlia ad una donna che convive con un’altra donna, fa scalpore, scandalizza, molte le affermazioni del cattivo modello per i bambini di una coppia gay. Non si può non soffermarsi a riflettere su tali commenti. E’, forse, auspicabile che un bambino/a viva con i suoi genitori naturali, quindi un maschio ed una femmina, intelligenti, di buona salute, di ottima morale, benestanti, amorevoli, bravi educatori, tutto quello che per grazia, senza alcun merito, la vita ha a me concesso! Ma, purtroppo non sempre è così, anzi spesso non è così!! Pur se a volte i genitori non sono quelli dichiarati, ancor oggi un bimbo/a non può essere creato da due persone dello stesso sesso. La scienza permette mamme in età da nonne di fare figli con inseminazioni di ovuli di altre o congelati in tempi passati, a volte anche in uteri in prestito da altre! Ma sino ad ora necessitano ovuli e spermatozoi quindi elementi femminili e maschili. Si possono però anche adottare figli naturali di altri, nei limiti dell’età e nelle condizioni economiche possibili, ma fino a prima di questa sentenza solo da persone di sesso diverso.
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