Cento nomi di donne contro gli stereotipi. La sfida lanciata da Gi.U.Li.A.
Il nuovo progetto della rete Giornaliste Unite Libere e Autonome: una guida delle esperte, appartenenti ai settori più vari, per superare il senso comune della mancanza di donne competenti e favorirne la visibilità.
Nei settori chiave dell’informazione la presenza femminile scarseggia. Lo conferma l’esperienza quotidiana ma soprattutto lo fanno i dati. Secondo una ricerca dell’Osservatorio di Pavia, le donne interpellate come esperte nei principali Tg nazionali costituiscono solo il 16% del totale. E quelle che restano vengono, sì, chiamate in causa ma lo sono come rappresentati del senso comune. Una parte del punto di vista anonimo della folla al quale, non di rado, ci si riferisce con ironia. In giro si vedono sempre le solite facce, e si ascoltano noti punti di vista, giustificate dal luogo comune che a mancare sono proprio le donne competenti. Ce ne fossero, dicono, e il problema si risolverebbe.
La poca considerazione delle capacità femminili è confermata dal Global Gender Gap Report, redatto annualmente dal World Economic Forum di Ginevra, che indica come, su 142 Paesi, l’Italia sia 69esima nelle differenze di genere e, quanto alla parità salariale, collocata al 129esimo posto.
Che non si stia trattando solo di una questione di numeri ma di cultura lo ha capito bene Gi.U.Li.A., la rete delle Giornaliste Unite Libere e Autonome. In particolare, ad averlo capito sono Giovanna Pezzuoli, Luisella Seveso e Monia Azzalini, autrici del progetto Cherchez la femme – 100 donne contro gli stereotipi. Grazie a un crowdfunding appena lanciato sulla piattaforma Produzioni dal Basso, si cercherà di arrivare alla pubblicazione di un volume, cartaceo e online, che contenga i CV di cento professioniste nell’obiettivo di favorirne la visibilità come fonte di saperi e competenze.
Le esperte, appartenenti a differenti settori, saranno selezionate in base alle specificità delle competenze maturate. Un esempio? Per la scienza Luisa Torsi, prima donna al mondo ad avere ricevuto nel 2010 il premio Merck, e Ilaria Capua, virologa e ricercatrice, collocata tra i 50 scienziati top di Scientific America. Una guida, quindi, che ha già alle spalle esempi di successo. In Francia, dove si discuteva sull’incidenza delle donne nel dibattito pubblico, alcune giornaliste sono riuscite a organizzare una Guide des expertes, arrivata nelle varie edizioni a più di quattrocento nomi, diffusa ai media per rendere la comunicazione più competente ed equilibrata.
Cherchez la femme non è il primo progetto sviluppato da Gi.U.Li.A. Si inserisce in lavori di lunga data, accomunati da una stessa visione e sensibilità, dopo Lo sguardo di Giulia, concorso fotografico, Errori di genere, corsi di aggiornamento professionali sugli stereotipi del linguaggio, e Desdemona e le altre, il femminicidio dalla letteratura alla cronaca, spettacolo teatrale.
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