Giovedi, 13/06/2013 - Vivere in una cittadina come Castel Volturno può essere meraviglioso e difficile allo stesso tempo: ce lo hanno raccontato Ciro Scocca e Anna De Vita, Presidente e Segretario dell'Ass. Antimafia Res, alcuni giorni fa nell'Auditorium di Medolla scampato alla catastrofe del terremoto, guadagnandosi l'ammirazione dei presenti.
La lotta alla camorra ha due strade: una, quella della repressione, è riservata ai giudici, alle Forze dell'Ordine, ai Prefetti.
L'altra, quella estremamente più difficile ma di maggiore soddisfazione, è praticabile da tutti i cittadini di buona volontà: parliamo del camminare controcorrente quotidiano, faticoso e senza lustro, dello stillicidio di piccoli gesti che favoriscono la cultura della legalità. Meglio, la cultura e basta, perché è proprio la conoscenza di altri mondi e di altre vite che suggerisce che un'alternativa alla camorra c'è, se la si vuole cercare.
La camorra vive dell'ignoranza e dell'isolamento, del buio e della paura, nella disconoscenza della dignità personale: la cultura può invece restituire tutto questo.
Il 18 agosto a Castel Volturno, nella scia di diversi eventi nati dall'idea che "dove c'è bellezza, non c'è camorra", l'Ass. Res ha organizzato una manifestazione contro ogni forma di discriminazione e dedicata al baratto di libri, un modo per fare conoscenza tendendoci l'un l'altro una mano ad offrirci un seme di cultura: potevamo mancare?
Noi Donne, patrocinando l'evento e dandogli visibilità, vuole ringraziare tutti coloro che si adoperano sul terreno, augurandoci che in un futuro non troppo lontano risplenda la bellezza di un luogo oggi deturpato dalla criminalità.
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