Donne & Consumi - Un aumento dei costi per la casa di proprietà è di 257,55 euro al mese
Conti Viola Domenica, 26/02/2012 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Febbraio 2012
Dal 2001 ad oggi l’aumento dei costi per la casa di proprietà è di 257,55 euro al mese e di 710,95 euro al mese per la casa in affitto. Come ogni anno L’O.N.F. (Osservatorio Nazionale della Federconsumatori) ha aggiornato le previsioni sulle variazioni dei costi per l’affitto e per il mantenimento della casa dal 2001 ad oggi. Una voce che pesa fortemente sui bilanci familiari, aggravata dai continui aumenti delle spese per la luce, il riscaldamento, il gas, la nettezza urbana, ecc. Ad aumentare in particolare sono i costi connessi alle spese di manutenzione, la cui crescita è spinta anche dall’aumento dell’IVA. Si registra inoltre, a causa della rarefazione della liquidità dovuta alla grave crisi, un aumento della rata mensile del mutuo. Tutti i costi sono stimati prendendo in considerazione un appartamento di 90 mq in una zona semicentrale di una grande area metropolitana. In media, rispetto al 2010:
• +4%, pari a 61,60 Euro al mese, per chi ha un appartamento in affitto;
• +9%, pari a 81,10 euro il mese, per chi ha un appartamento di proprietà.
Il confronto appare impressionante spostando il termine di paragone al 2001:
• Per la casa in affitto i costi sono cresciuti del +84%, in altre parole +710,95 euro il mese;
• Per la casa di proprietà i costi sono aumentati del +35%, in altre parole +257,55 euro il mese.
Perquanto riguarda l’acquisto del suddetto appartamento-tipo, inoltre, si è passati da quindici anni di stipendio necessari nel 2001 a diciotto anni nel 2011. “È evidente che, in una situazione come quella che il Paese sta attraversando, fare fronte a costi simili per la propria abitazione diventa sempre più insostenibile, soprattutto per le famiglie maggiormente in difficoltà” - sostengono Rosario Trafiletti ed Elio Zannuti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef -. A registrare i maggiori disagi sono soprattutto le giovani coppie che vogliono emanciparsi o che vogliono mettere su famiglia. Un problema che appare ancor più evidente alla luce dell’impressionante livello raggiunto dalla disoccupazione giovanile nel nostro Paese (che ha superato il 29%). Per tali motivi torniamo a rivendicare urgenti provvedimenti su questo fronte, riducendo il costo dell’abitazione, soprattutto per i ceti più deboli e dotando il Paese di un serio piano per l’edilizia residenziale”.
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