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Casa per mamme detenute / Lettera aperta a Renata Polverini - di Luisa Laurelli

Casa per mamme detenute / Lettera aperta a Renata Polverini - di Luisa Laurelli

Luisa Laurelli scrive a Renata Polverini affinché non sia abbandonato il progetto della Casa per mamme detenute

Lunedi, 09/08/2010 - Gentile Presidente,



sono Luisa Laurelli, nella scorsa legislatura sono stata Presidente della Commissione Sicurezza e lotta alla criminalità della Regione Lazio, non più ricandidata. Nei 5 anni passati abbiamo fatto un buon lavoro unitario tra tutti i colleghi di maggioranza e di minoranza sui problemi del contrasto alle mafie, dei finanziamenti del comparto sicurezza, del lavoro di studio dell'Osservatorio regionale, nella preparazione delle leggi sui diritti dei detenuti, degli immigrati, per la creazione dell'Agenzia di gestione del patrimonio confiscato alle mafie, nella preparazione del consiglio straordinario sulle mafie nel Lazio. Tra le cose messe in cantiere che non siamo riusciti a portare a termine anche a causa della vicenda Marrazzo, quella che più mi sta a cuore e per la quale mi rivolgo a lei, è la realizzazione dell'ICAM di Roma. Dopo un lungo lavoro siamo riusciti ad ottenere la condivisione del progetto da parte dell'intero Consiglio regionale, degli Assessorati alla Sicurezza, all'Ambiente, dell'Ente Parco, del Garante dei detenuti, del Comune di Roma oltre che ovviamente del DAP e degli uffici interessati del Ministero di Giustizia.

Sui fondi dell'Assessorato regionale alla Sicurezza nell'anno 2009 sono stati stanziati 450 milioni di euro necessari per la ristrutturazione e la messa in sicurezza di un casale individuato dall'Assessorato alle politiche sociali del Comune di Roma e dal V°Municipio nel parco di Aguzzano. Nel casale si possono ospitare 12 detenute con bambini che potranno vivere in una normale casa senza celle, con un giardino a loro riservato, con personale del Ministero in tenuta "borghese": in definitiva in modo meno traumatico, pur nel dolore di una detenzione fin da piccolissimi e senza colpe. Con la presente vorrei sollecitare il suo interessamento al progetto che le ho illustrato sinteticamente, anche in considerazione che ripartendo da dove ci si era fermati, realmente il Lazio potrà essere la seconda regione dopo la Lombardia, a sperimentare questo modo diverso di gestire un servizio per la detenzione. Ho letto proprio in questi giorni che anche la regione Piemonte ha inziato a lavorare ad un progetto simile e sarebbe un peccato, dopo tanta fatica fatta, se si perdesse l'opportunità di realizzare l'ICAM di Roma.

Certa della sua sensibilità e in attesa di un cenno di riscontro, nel confermare la mia disponibilità a contribuire alla realizzazione del progetto di cui conservo tutti gli atti che ovviamente le metto a disposizione.



La saluto cordialmente.

Luisa Laurelli

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