Casa Cuseni, dimora di Daphne Phelps, nel circuito delle Case Memoria

Casa Cuseni, meravigliosa villa di Taormina, dimora dei pittori inglesi Robert Hawthorn Kitson (1873-1947)

e della scrittrice inglese Daphne Phelps, nipote di Kitson, oggi Museo delle Belle Arti e del Grand Tour della città di Taormina, è entrata a far parte del circuito delle “Case della memoria”. Mercoledì 6 gennaio, avrà luogo la presentazione ufficiale al pubblico, alla presenza di Giuseppe Nuccio Iacono, coordinatore regionale e consulente del Circuito europeo delle Case della memoria, di Paolo Patanè del Cunes, Coordinamento Città Unesco di Sicilia, del Comitato scientifico di casa Cuseni, presieduto dal gran patron Francesco Spadaro e composto da Marinella Fiume studiosa e scrittrice e da Fulvia Toscano, docente e direttrice artistica di Naxos Legge, Festival delle Narrazioni, della lettura e del libro.



È la terza tra le case inglesi a far parte della rete delle Case della Memoria, dopo quelle di Elizabeth Barrett e Robert Browning (Casa Guidi) a Firenze e Keats-ShelleyHouse, in piazza di Spagna, a Roma.



L’Associazione “Case della memoria” si è costituita ufficialmente a Prato il 24 ottobre 2005, al termine di un lungo percorso durante il quale le diverse realtà che furono a suo tempo censite nell’ambito dell’omonimo progetto promosso dalla Regione Toscana e da Casa Boccaccio si sono confrontate e hanno deciso di dar vita ad una Associazione che avesse scopi e metodi di lavoro comuni. Si tratta di un modo nuovo di concepire il Museo, la Cultura, la Storia. Soci dell’Associazione sono le case di Dante Alighieri (Firenze e Lunigiana), Piero Bargellini, Elisabeth Barrett e Robert Browning, Lorenzo Bartolini, Sigfrido Bartolini, Raffaele Bedandi, Giovanni Boccaccio, Ferruccio Busoni, Giosuè Carducci (Santa Maria a Monte), Enrico Caruso, Benvenuto Cellini, Primo Conti, Francesco Datini, Leonardo da Vinci, Agnolo Firenzuola, Giotto, Francesco Guerrazzi, Nicolò Machiavelli, Indro Montanelli, Maria Montessori, Francesco Petrarca, Pontormo, Filippo Sassetti, Renato Serra, Leonetto Tintori, Villa Silvia Carducci.



Le Case della memoria sono estremamente variegate per tipologia e personaggi a cui sono appartenute eppure al tempo stesso tenute insieme dal vissuto, dal forte legame con il territorio che ne fa un tutt’uno con la realtà culturale, economica e antropologica, del luogo fisico in cui sono collocate.



L’Associazione si propone di far conoscere e valorizzare queste significative dimore storiche, con la consapevolezza che non è possibile leggere le opere immortali dei grandi scrittori, ammirarne dipinti e sculture degli artisti geniali, senza “incontrare” i protagonisti, il loro vissuto e il forte legame con il territorio. Pertanto, in ciascuna casa-museo, oltre l’allestimento permanente, si tengono visite guidate e attività didattiche, conferenze, seminari e mostre.