Assegnato in questi giorni il premio per il miglior film presentato ad uno dei più importanti concorsi cinematografici, giunto alla sua 27° edizione, le Giornate del Cinema di Cartagine.
Si è affermata la regista tunisina Kauthar Ben Hania (39 anni), con il film “A Zineb non piace la neve”. La rassegna raccoglie il meglio della cinematografia africana e araba ed è un appuntamento importante per tutta l’area del Mediterraneo. Soprattutto dopo il 2011 è diventato un punto di riferimento per giovani artisti e produttori, anche per quelli che a decine hanno lasciato i Paesi d’origine e lavorano in Europa o oltre altantico. Alle proiezioni nel magnifico scenario di Cartagine partecipano centinaia di giovani tunisini, intenti a non lasciarsi sfuggire questa occasione di incontri e scambi, preziosa per l’area e per i difficili tempi attuali.
Gran parte dei film di quest’anno sono dedicati a temi politici e sociali e alcuni registi africani hanno evidenziato una non sufficiente attenzione per la ricca produzione cinematografica subsahariana (Mali, Mauritania, Senegal), anche se proprio il film “Wulu” (Cane) del regista del Mali Dauda Coulibali (sul traffico di droga e sulla tratta di ragazze africane) è stato tra i più apprezzati anche dalla critica internazionale. “A Zineb non piace la neve”, il lungometraggio della vincitrice, racconta gli anni di passaggio dall’infanzia all’adolescenza di una ragazza tunisina che deve emigrare in Quebec con la madre dopo la morte del padre.
Ricordiamo che il premio che viene assegnato alle Giornate di Cartagine è il “Prix Tanit”, dal nome di una antica moneta d’oro in corso anche in Sicilia durante gli anni della dominazione punica (310-290 a.C.), che reca l’immagine dell’antica divinità femminile protettrice di Cartagine, Tanit appunto.
Tanit d’Oro – “A Zineb non piace la neve” di Kauthar Ben Hania (Tunisia) Tanit d’Argento – “Clash” di Mohamed Diab (Egitto) Tanit di Bronzo – “Tremila notti” di Mai Masri (Palestina) Per la categoria dei cortometraggi: Tanit d’Oro – “Marabut” di Alassane Sy (Senegal) Tanit d’Argento – “Silenzio” di Chadi Aoun (Libano) Tanit di Bronzo – “Un posto per me” di Marie Clementine (Rwanda).
Tratto da 'Mediterranea' (novembre 2016), di Carla Pecis - Udi Catania
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