Venerdi, 23/09/2016 - Sabato 24 settembre l’area verde più grande della città di Carpi, con una superficie complessiva di oltre 60.000 mq, sarà intitolata ad Enrico Berlinguer.
Naturalmente, lei, sen. Isa Ferraguti, sarà presente e ci può anticipare qualcosa?
No, non sarò presente, in quanto non invitata dall’attuale amministrazione, che pure è – dovrebbe essere – di sinistra. Confesso che mi aspettavo di venire invitata perché, quando si prepara una cerimonia di questo genere, si cerca di ottenere la presenza delle persone che, per un motivo personale o professionale, hanno conosciuto chi si desidera onorare. Altrimenti parole de relato, sentito dire, chiacchiere inutili. Berlinguer è stato un esempio, ma di che cosa? Qual è la sua peculiarità che vogliamo evidenziare in questo momento? Mah…
E lei ha conosciuto Enrico Berlinguer da vicino, vero? - La mia è una domanda retorica perché so a priori che scatenerò un mare di ricordi.
Ma certo, come avrei fatto a non conoscerlo, scusi? Dal ’70 al ’75 sono stata Responsabile italiana delle Donne lavoratrici del PCI. Lei forse non sa quanto Enrico Berlinguer fosse cosciente dell’importanza dell’apporto femminile alla politica e al buon governo del Paese.
Era tanto convinto che non se ne potesse fare a meno che, quando ancora le quote rosa erano sconosciute perfino nel temine, pretese che, nel 1972, il P.C.I. presentasse in ogni Regione almeno una candidata, incontrando, come tutti ci aspettavamo, moltissime resistenze. La reazione negativa in assoluto però gli arrivò dall’Umbria, tanto che fu costretto a convocarne il responsabile. Questi gli giurò che aveva non vi era, in tutta la circoscrizione, una sola donna in grado di accettare la candidatura. La risposta di Berlinguer, gelida e concisa, non si fece attendere: “Allora non importa, vuol dire che in Umbria non presenteremo le liste.” E fu così che fui catapultata a rappresentare le donne umbre: non fui eletta, ma solo per miracolo.
E’ un episodio, ma ha idea di quanti ne potrei raccontare?
Certo, Senatrice Ferraguti, ma allora come interpreta questa dimenticanza del Come di Carpi?
Non la interpreto, ne prendo atto. Da diverso tempo, dalla sua nascita direi, questa amministrazione ha tagliato i ponti con la sinistra, quella nata dal P.C.I. , quasi fosse un’eredità vergognosa da dimenticare. E’ un fatto, l’interpretazione la lascio a voi.
E se ne va con un sorriso ironico e un cenno d’intesa.
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