Venerdi, 12/10/2012 - Il 29 Settembre si è svolto presso la CGIL di Carpi un incontro pubblico con Carla Cantone dal titolo: 'Si riparte: le donne in prima fila!'. Tema dell'incontro è stato ragionare del ruolo delle donne nel nostro tessuto sociale partendo proprio dal sisma che ha colpito le nostre zone lo scorso maggio. Nell'analizzare infatti il ruolo delle donne giovani e anziane nella nostra storia e nella storia delle lotte sindacali abbiamo visto come l'alleanza fra le generazioni e con i nostri compagni ha determinato il successo delle iniziative. Oggi il tessuto sociale è molto più scollegato e spesso si mettono le esigenze degli uni contro quelle degli altri, si dice ad esempio che i giovani, le giovani non possono ottenere diritti perchè le generazioni che le hanno precedute difendono privilegi insostenibili.
Noi dobbiamo ribaltare questa prospettiva se vogliamo che le donne tornino ad essere, come sono sempre state, il cardine dello sviluppo economico e sociale del nostro territorio. Nella realtà del distretto di Carpi, infatti, le condizioni di benessere e sviluppo si sono sovrapposte alle dinamiche di sviluppo della condizione femminile perchè l'altissimo tasso di occupazione soprattutto nel settore
tessile, ha costituito un livello di reddito famigliare sconosciuto in altre realtà, perchè il fatto che le donne lavorassero ha fatto crescere un sistema di servizi all'infanzia e di assistenza agli anziani estremamente esteso e qualitativamente alto, funzionando anche come moltiplicatore di lavoro femminile nei servizi.
Anche il sisma ha messo in chiaro punti di forza e di debolezza della condizione femminile: da un lato la fase eroica dell'impegno delle donne nelle strutture d'accoglienza, con le donne del pubblico impiego che sono state disponibili a reiventarsi una mansione e da maestre si sono inventate assistenti sociali per dare aiuto agli anziani delle tendopoli o le volontarie che hanno fatto turni non stop per distribuire cibo e vestiario; dall'altro i ricatti che le donne subiscono sul posto di lavoro se si chiede di spostare l'orario perchè i bambini non hanno ancora la scuola o se fanno i doppi turni o la richiesta di abbassare lo stipendio perchè la crisi unita al terremoto ha dei riflessi sull'occupazioni che cominciano ad essere preoccupanti ed essendo donne con famiglia spesso si ha meno elasticità nello spostarsi e trovare alternative lavorative interessanti.
Nella stessa gionata del 29 settembre si è inaugurata anche una mostra fotografica sul ruolo delle donne della CGIL, aperta in occasione della sede in seguito ai lavori di ristrutturazione post sisma. Titolo della mostra "Donne nella CGIL. Una storia lunga un secolo". Le donne sono sempre state protagoniste della vita sociale e produttiva delle nostre terre. Lo sono state anche nei momenti dell'emergenza del terremoto e lo saranno nei momenti della ricostruzione.
Per questo abbiamo colto l'occasione della bella mostra della CGIL Nazionale sul ruolo delle donne nel sindacato e nelle lotte per i diritti per valorizzare queste esperienze. Il percorso della mostra si snoda attraverso cinque sezioni, che delineano due itinerari: uno fotografico ed uno documentale.
Le immagini documentano una presenza delle donne nella CGIL forte e combattiva sin dalle sue origini e delle loro lotte e mobilitazioni.
Le foto sono accompagnate dalla riproduzione di materiali d’Archivio della Commissione femminile nazionale e dei Coordinamenti donne, conservati in originale nei locali dell’Archivio storico CGIL nazionale, completamente riordinati, schedati e resi fruibili agli studiosi attraverso un inventario consultabile anche on line (www.cgil.it).
Il percorso documentale affronta una pluralità di aspetti: la presenza delle donne all’interno di momenti significativi della vita dell’organizzazione sindacale e il modificarsi delle stesse forme della rappresentanza femminile insieme a temi di grande impegno per tutta la CGIL quali il diritto al lavoro e a una parità di retribuzione, i servizi sociali, la pace, il diritto a una maternità responsabile, che hanno visto un indiscusso protagonismo femminile. Una parte della mostra è dedicata alle donne nella stampa sindacale, con una appendice dedicata alle pagine di «Lavoro » e «Liberetà» sulla condizione femminile.
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