Conti Viola Lunedi, 19/04/2010 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Aprile 2010
Nuovi aumenti del gas all’orizzonte, per le famiglie italiane. Oltre agli aumenti di +2,8%, pari a +26 Euro, registrati dal 1 Gennaio di quest'anno, a partire dal 1° aprile, ci sono nuovi rincari, che, secondo le proiezioni del C.R.E.E.F. (Centro Ricerche Economiche, Educazione e Formazione della Federconsumatori), si attesteranno al +3%, pari a +34 Euro su base annua, per un consumo medio di 1400 m3 di gas. Tali aumenti si andranno ad aggiungere a quelli già registrati nel 2009, che, confrontati alla spesa media annua registrata dall'Osservatorio nazionale tariffe e servizi della Federconsumatori di Modena nel 1999 su un campione significativo di aziende del gas, hanno rivelato un aumento del +49%, pari a +364 Euro su base annua. Solo negli ultimi quattro anni, quindi, l'aumento è stato di + 189 Euro pari ad oltre la metà di quanto non era avvenuto negli altri sei anni. “Un'escalation tariffaria attenuata dai provvedimenti dell'Autorità per l'Energia di questi anni che, senza il suo intervento, sarebbero stati ancora più pesanti – dichiara Mauro Zanini, Vice Presidente Federconsumatori e Responsabile del C.R.E.E.F. -. Alla luce di tale situazione chiediamo al Governo, oltre al blocco delle tariffe promessoci nel Milleproroghe, l'adozione di alcune misure di carattere strutturale, indispensabili per arginare l'ulteriore crescita delle spese per le famiglie. In particolare: ridurre l'imposizione fiscale, che incide su ogni metro cubo di metano consumato per il 39%, portandolo alla media europea del 20%; la riduzione dell'Iva dal 20% al 10% per le utenze domestiche per il gas metano, per tutto il consumo (l'utilizzo del metano per il riscaldamento non è un bene di consumo di lusso, ma un servizio di prima necessità); la sterilizzazione automatica degli aumenti dell'Iva con il crescere del costo della materia prima del gas".
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