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'Caravan': tra amore materno e desiderio di fuggire

'Caravan': tra amore materno e desiderio di fuggire

Approderà nei cinema dal 7 agosto il film scritto e diretto dall’esordiente ceca Zuzana Kirchnerová ispirandosi alla sua esperienza personale di madre di un bambino con sindrome di Down e autismo

Mercoledi, 23/07/2025 - Dopo essere stato presentato a Cannes 2025 nella sezione Un Certain Regard e da pochi giorni al 55esimo Giffoni Film Festival - alla presenza degli attori protagonisti Anna Geislerová e David Vostrcil - il film ‘Caravan’, opera prima della regista Zuzana Kirchnerová, arriverà nelle sale italiane il 7 agosto distribuito da Wanted e co-prodotto dalla italiana ‘tempesta film’ (La chimera; Maria Montessori) già distribuito da Wanted).

Il film, girato in gran parte tra Emilia-Romagna e Calabria, è un road movie intimo e poetico sul desiderio di libertà ed alterna momenti drammatici ad altri giocosi e che lasciano emergere profonde emozioni: l’opera vuole raccontare attraverso una bella storia ispirata all’esperienza di madre della regista (con un figlio affetto da sindrome di Down e autismo) le forme imperfette dell’amore e la fatica, ma anche la necessità, per molte madri in apprensione costante per i propri figli, di smettere di sopravvivere e cominciare a vivere.

Ester, la protagonista di ‘Caravan’ ha appena compiuto 45 anni e nella sua vita non ha nulla, tranne prendersi cura del figlio David (15 anni), affetto da gravi disabilità mentali: David non può parlare e ha bisogno di attenzioni costanti. Ester lo ama profondamente, ma è esausta dalla routine e dal dover affrontare tutto da sola.

Alcuni amici in Italia la invitano a fare loro visita, ma il comportamento imprevedibile di David crea imbarazzi, fino al punto che viene chiesto loro di dormire nel vecchio camper parcheggiato nel giardino. Per Ester questa è la goccia che fa traboccare il vaso: non vuole più sentirsi un peso. Quando cala la notte, mette in moto il camper e parte. Iniziando col figlio un viaggio on the road attraverso le strade secondarie dell’Italia, che porterà i protagonisti nell’estremo Sud.

Grazie agli incontri lungo il percorso, ed in particolare all’incontro con Zuza, una giovane trentenne senza fissa dimora, che diventa un’allegra compagna di strada ed il primo amore di David, Ester capisce che può essere più di una semplice madre e vivere una vita diversa. Almeno per un po'. L’incontro con Zuza cambierà le loro vite per sempre, legando sempre più i tre girovaghi in un intenso rapporto affettivo fuori dagli schemi.

“Il tema di Caravan mi sta molto a cuore - racconta la regista - Mio figlio è nato con la sindrome di Down e in seguito ha sviluppato anche l'autismo. Dunque è un film profondamente personale, basato sulla mia esperienza di genitore anche se la trama di Caravan non è autobiografica. Ciò che la lega alla mia esperienza personale è il desiderio di fuggire, il desiderio di ribellarsi al ruolo che spesso viene imposto alla madre di un bambino disabile. Quando ho iniziato a scriverlo, ero una madre single con due bambini piccoli, uno dei quali disabile. Avevo un desiderio irrefrenabile di fuggire, anche solo per un momento, per respirare. Quel desiderio è diventato la base di Caravan. Spero che le persone che vedranno il film escano dalla sala con la sensazione che c'è sempre una via d'uscita, anche quando sembra che non ci sia”.

Molto intense le interpretazioni delle due protagoniste Anna Geislerová (Missione Anthropoid; Una cosa chiamata felicità) e Juliana Oľhová (Zelary; The Interpreter), insieme a quella del giovanissimo David Vostrčil (realmente affetto da deficit cognitivo). Nel cast sono presenti anche gli attori italiani Mario Russo (Una femmina; Non credo in niente), Giandomenico Cupaiuolo (Calcinculo; Svaniti nella notte), Michele Abbondanza, Stefano Cenci, Lea Cirianni, Oscar de Summa.

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