Donne e consumi - Bisogna intervenire per riequilibrare tutti i costi e ridurre il prezzo della pasta
Conti Viola Lunedi, 14/06/2010 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Giugno 2010
“Anche per le nostre associazioni, Adusbef e Federconsumatori, la pasta è un alimento non solo caratteristico del nostro Paese ma anche un consumo fondamentale per le famiglie italiane soprattutto in periodi di crisi come questo.” - dichiarano Elio Lannutti presidente di Adusbef e Rosario Trefiletti presidente di Federconsumatori – “Ecco perché riteniamo che debba cessare quello che consideriamo un vero e proprio scandalo e cioè un prezzo elevato di questo prodotto anche quando il costo della materia prima, il grano, è passato da 0.48 euro al kilo, con una caduta verticale, a 0.15-0.17 euro al kilo. Non comprendiamo perché a fronte di queste diminuzioni di circa il 70%, non vi siano corrispondenti diminuzioni del prezzo della pasta che comporta un costo maggiore per tutte le famiglie italiane. A causa dei fortissimi rincari registrati dal 2008 vogliamo ricordare che, per questo fondamentale prodotto, una famiglia media che consuma un kilo di pasta al giorno ha dovuto sostenere, solo nel 2009, una spesa di 146 euro annui. Nel 2010, il rischio è che questo maggior esborso di 146 euro si confermi, limitando il potere d’acquisto degli italiani. Bisogna intervenire per riequilibrare tutti i costi di filiera, affinché si giunga a una riduzione più marcata del prezzo della pasta”.
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