Login Registrati
Cara Anna, amica cara

Cara Anna, amica cara

Un ricordo di Anna Marciano, diffonditrice di Noi Donne e amica carissima

Venerdi, 04/10/2013 - Il dolore è grande per la perdita di una diffonditrice di Noi Donne. Il dolore è grande per la perdita soprattutto di una cara amica, donna lieve e profonda, ironica e anticonformista, tenace e arguta.

Anna è stato per me un regalo di Noi Donne. L'ho conosciuta attraverso il NOSTRO giornale e grazie alla sua voglia di diffonderlo siamo sempre rimaste in contatto in questi anni, unite dalla comune passione di voler  'dare gambe' alle parole delle donne.

E lei le gambe ce le ha messe concretamente, camminando e prendendo treni e autobus portando ogni giorno Noi Donne nei negozi e nei mercati, avvicinando giovani o adulte per porgere altri punti di vista. Quelli che Noi Donne racconta da settanta anni.

La sua 'passione tranquilla' in questi anni è stata una costante testimonianza di affetto per me come persona, ma soprattutto un gesto d'amore autentico verso tutte le donne e verso quel 'femminile' che non è riconosciuto quando non maltrattato.

Grazie, Anna, per avermi insegnato la grandezza della semplicità e il valore, immenso, dei piccoli gesti quotidiani che hanno il potere di dare forza e il pregio di non fare clamore.

Un insegnamento, il tuo, che è un pezzo importante della mia esistenza umana prima che professionale.

La settimana scorsa, chiacchierando in macchina tra Cecina e Livorno, mi avevi confidato che avevi iniziato a scrivere la storia della tua vita, a mettere in ordine o tuoi ricordi. Era un buon proposito, ti dissi, perchè è giusto dare valore ai cammini umani che, come il tuo, hanno avuto il pregio di donare sincera amicizia senza chiedere nulla in cambio.



Tiziana Bartolini, direttora di Noi Donne e www.noidonne.org



Altri messaggi



Anna Marciano, 79, femminista storica, instancabile, sempre pronta a diffondere la rivista, sempre in giro l'8 marzo. è morta questa mattina: l'ultimo bagno di mare l'ha portata via ... ci mancherà.

Le donne di Cecina che hanno avuto la grazia di conoscerla





Ho incontrato Anna in tre, forse quattro occasioni in tutto. Poche davvero, ma sono bastate a comprendere lo spessore umano di questa donna allegra, intelligente, originale ed estroversa. Generosa di abbracci e di sguardi che ti toccano il cuore. E nel cuore la porterò con affetto. Ciao Anna.

Marilena



Il silenzio che ha avvolto il Suo distacco,  per una donna come Anna non è l'epilogo di un'esistenza da combattente, da persona che ha amato la vita, i suoi cari e tutte le persone con le quali è venuta a contatto, ma il silenzio è il simbolo della Sua discrezione che con gli anni e la saggezza ha esercitato nella Sua esistenza. La Sua sensibilità è stata per tutti quelli che ha conosciuto un valore trasmesso e la Sua intelligenza Le ha consentito di superare tutti gli ostacoli che ha incontrato nella vita.

La nipote, Anna Fiengo



Con il piglio deciso di chi ha una missione da compiere, telefonava in sede: "mi servono i calendari, me li spedite presto?".

Non era iscritta all'UDI, Anna Marciano di Cecina, era una femminista e una amica delle donne e ogni anno ci teneva a diffondere il nostro calendario (era il suo contributo all' UDI), missione in cui possiamo dire che si distingueva. Era per lei anche e sopratutto un'occasione di contatto per parlare con le donne e raccontare le cose in cui credeva. L'altro ieri era andata al mare, ultimi bagni della stagione ... e il mare le ha dato l'ultimo abbraccio, portando via il suo sorriso. Ciao Anna, da tutte noi. 

Le donne dell'UDI



Antonio in questo momento di dolore ti sono particolarmente vicino.

Alessandro

 

In ricordo di Anna

Parlare di Anna, in poche righe, non è facile se non ripercorrendo tutta la storia dell’UDI e del femminismo dagli anni 60-70 ad oggi. Ma le persone che hanno condiviso con lei questa esperienza hanno solo bisogno di soffermarsi su alcune peculiarità di una persona così speciale. Il femminismo di Anna nasce ,come per la maggior parte di noi a quell’epoca, dalla sua storia personale fatta di soprusi e discriminazioni  sin da bambina. Dopo aver conquistato la sua indipendenza ha sempre aiutato le altre con atti concreti. Io la incontrai sul treno che portava alcune donne ,da Cecina e da altri luoghi della Toscana, a Roma per una delle manifestazioni sull’aborto. Durante quel periodo di lotte, Anna mi raccontò di aiutare ad abortire le donne, gratuitamente, insieme ad un ginecologo e con altre rischiò la galera. Lei mi si avvicinò, con quel suo fare empatico e complice e conoscendo le mie vicende personali, mi tenne vicina, mi fece parlare del mio dolore e mi offrì disponibilità per un aiuto concreto. Mi aprì le porte della sua casa accogliendo me e mio figlio, che a quell’epoca aveva solo 4 anni, mi lasciò le chiavi del suo appartamento fino a quando non riuscii a trovare una mia collocazione abitativa. Della sua casa ricordo due grandi stanze e un bagno, dei letti in più per ospitare chi ne avesse avuto bisogno, il cibo sempre a disposizione, una macchina da cucire sempre pronta ad essere utilizzata,tante stoffe,nessun ordine preciso, affetto, amicizia, altruismo, umanità e l’amore infinito per i suoi figli, Valentina e Tony. Nelle autoconvocazioni come nei gruppi di autocoscienza portava il suo cibo, le terracotte, i fiori esternando così, senza parole, la sua anima generosa. Quando consegnava il giornale “Noi Donne” parlava con tutte seminando idee e accettando le confidenze di ognuna. Oggi la nostra lotta si è spostata nelle aule del potere: il parlamento, le” case delle donne “gestite dai comuni, i consultori ,dove io sono entrata con tanti ideali, sottratti alle” femministe “ma dove vogliono entrare i movimenti per la vita. Anna ,“donna lieve e profonda,ironica e anticonformista,tenace ed arguta”come scrive Tiziana “allegra, intelligente, originale, estroversa, generosa di abbracci e di sguardi che ti toccano il cuore” come ci ricorda Marilena, credo che ci voglia lasciare in eredità la consapevolezza che tali luoghi presentano ogni sorta di lacci e lacciuoli. Sarebbe come tornare a molti anni fa quando L’UDI e il CIF erano emanazioni di poteri maschili, e intanto le nuove generazioni sono tornate(per molti aspetti) indietro di quasi cinquanta anni. La sua morte mi ha costretta a riflettere su cosa ancora io possa fare per le donne, nonostante i miei malanni. Dopo la sua morte, quella di Lidia, di Giulia ed altre a chi stiamo passando il testimone e come?

Tutto questo piangendo Anna

Livorno 10 dicembre 2013                                         Nunzia Mastrapasqua



Lascia un Commento

©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy - Cookie Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®