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C'era una volta il diritto di voto

C'era una volta il diritto di voto

I 60 anni del voto alle donne - Il movimento delle donne per una svolta nella storia

Arianna Censi Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Marzo 2006

C’era una volta… il diritto di voto e il movimento delle donne, per una svolta nella storia.

A 60 anni dal diritto di voto, la consigliera provinciale di Milano Arianna Censi ricorda il lungo cammino delle donne.

Arianna Censi

MILANO - Erano tante, emozionate e sicure che il loro voto avrebbe cambiato la storia del Paese. Quel giorno, il 2 giugno del ’46, 12 milioni di donne hanno scelto tra monarchia e repubblica, esprimendo per la prima volta il proprio parere politico su un tema di fondamentale importanza per la vita democratica italiana ed eleggendo i rappresentanti della Costituente. Per la prima volta in Italia, ogni donna maggiorenne ha segnato la propria volontà su una scheda, compiendo un nuovo passo nella nuova storia del Paese.
Sono passati sessant’anni da quando le donne conquistarono il diritto di voto, una svolta fondamentale per la costruzione di una società più equa, attenta ai diritti di tutti e portatrice degli interessi delle cittadine e dei cittadini.
Con il loro voto, nel ‘46 le italiane hanno affidato le sorti della Storia a 21 donne, elette all’interno della Costituente per fissare sulla carta i principi basilari di parità: insieme ai loro colleghi uomini hanno affermato l’uguaglianza giuridica di tutti i cittadini, ma sono state loro a scardinare la struttura patriarcale della famiglia, con il riconoscimento di pari doveri e diritti tra i coniugi. Una nuova visione della società, che ha aiutato le donne a uscire dalla condizione di fragilità sociale alla quale sono state relegate per secoli.
Ieri c’è stata la svolta, oggi è riapparsa la battaglia per il riconoscimento politico delle donne, il cui impegno nelle istituzioni è messo a dura prova da un clima politico durissimo che mira a rendere sempre più esile la rappresentanza femminile nei “luoghi del potere”. Il prossimo appuntamento elettorale, per l’elezione del nuovo Governo, sarà cruciale per capire quali sono i partiti politici che hanno dato alle donne il giusto riconoscimento, candidandole e facendole eleggere. In caso di vittoria, la Sinistra avrà una squadra di governo equa, con ministri uomini e ministri donne.

Per l’8 marzo, la Provincia di Milano –attraverso il Servizio delle Politiche di genere- ha scelto come filo conduttore della tradizionale ricorrenza un percorso a tappe all’interno degli avvenimenti storici che hanno determinato l’attuale situazione dei diritti civili a favore delle cittadine, a partire dalla rievocazione del Sessantesimo anniversario del diritto di voto alle donne. Le testimonianze e i contributi di alcuni dei protagonisti della Costituente consentiranno di ricordare il difficile percorso che ha consentito al Paese di godere del diritto fondamentale al suffragio universale, mettendo in rilievo come alle radici della nostra democrazia sia stato di fondamentale importanza il sacrificio e il contributo politico di moltissimi uomini e donne. La dimensione storica dell’evento sarà affidata agli interventi delle partigiane Nori Brambilla e Wilma Conti, alla giurista Marilisa D’Amico, ordinario di Diritto costituzionale dell’Università statale di Milano, che farà un excursus storico e giuridico del voto delle donne. Debora Migliucci tratteggerà un quadro sulla rivendicazione femminile per il riconoscimento del suffragio universale. Le immagini delle “staffette” italiane scorreranno sullo schermo per ricordare l’impegno delle donne nella lotta partigiana.
A testimoniare l’impegno politico delle donne di oggi saranno invece alcune amministratrici del territorio provinciale, che fanno parte della rete “Donne e territorio” avviata dalla Provincia di Milano per rendere più efficace e numerosa l’attiva partecipazione femminile alla politica.
* Consigliera Provinciale

“In famiglia, se ci si aiuta… si vive meglio”
La Provincia di Milano sta lavorando sul tema della condivisione dei ruoli all’interno della famiglia, per favorire le donne sul fronte della conciliazione dei tempi del lavoro e della famiglia. Il lavoro punterà sulla creazione di “pacchetti di rientro” per le lavoratrici in maternità, ma anche un piano di comunicazione per sensibilizzare gli uomini e le donne alla condivisione dei ruoli all’interno della famiglia, per un maggiore coinvolgimento nella cura dei figli e i lavori domestici.
“Bisogna fare in modo che all’interno delle famiglie si creino le condizioni necessarie per attuare il processo di condivisione dei ruoli - spiega Arianna Censi, Consigliera delegata alle Politiche di genere della Provincia di Milano- che deve essere agevolato sia attraverso i congedi paterni, che attraverso altri strumenti di aiuto più favorevoli per le donne. Solo creando condizioni convenienti anche per gli uomini, sarà possibile operare una piccola rivoluzione e avviare realmente un processo di condivisione dei ruoli familiari. Non si tratta di modificare le dinamiche familiari, ma di integrarle con un nuovo modo di condividere i lavori domestici, la cura dei figli e della famiglia. Tutto questo è il preludio a una vita migliore sia per gli uomini che per le donne, i cui ruoli sono condizionati dal comportamento di tutti noi”. Saranno due le azioni di intervento che vedrà protagonista il territorio provinciale: il Forum locale per la conciliazione, che farà dialogare le parti sociali, e la Conciliazione in azienda. Un filmato del disegnatore Osvaldo Cavandoli sensibilizzerà le famiglie sul tema della condivisione.
(31 marzo 2006)

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