Giovedi, 08/03/2012 - CAMPAGNA NAZIONALE TOPONOMASTICA FEMMINILE_ CONSIDERAZIONI
di Marisa Russo
L’8 Marzo più che la “Festa della Donna” deve certamente essere una data in cui maggiormente riflettere sulle problematiche sociali, che inviti a concentrarsi e ad agire contro la disparità uomo_donna, in particolare proponendo un valido modello di donna. Lo spettacolo e la pubblicità troppo spesso propongono donne-oggetto, stimolando a costruire e diffondere identità femminili deleterie e comportamenti maschili assurdi. Quest’anno circa 2000 donne in tutta Italia si stanno impegnando, da un’idea della scrittrice, professoressa romana Maria Pia Ercolini, nella Campagna Nazionale Toponomastica Femminile, ovvero per il richiamo ad intestare delle strade a tre donne di rilevanza locale, nazionale ed internazionale. Si incentiva così contemporaneamente uno studio toponomastico che rivela l’alta percentuale di intestazioni di strade e piazze ad uomini, omettendo molti nomi di donne impegnate in vario modo e dando invece spazio anche a nomi maschili di poca rilevanza! E’un’iniziativa anche di grande valore simbolico, semplice da condividere e che, con coinvolgimento anche di tutta la cittadinanza, compreso le scuole, alunni ed insegnanti, conduce ad una ricerca culturale che evidenzia le donne che si sono distinte nel tempo, sia nel proprio territorio che oltre. Per il Cilento (circa 90 comuni!) la prima adesione, e finora l’unica, è stata quella del Comune di Agropoli (SA), ma non ancora formalizzata con apposita delibera. Per la Campania hanno aderito inoltre, per ora, i comuni di Furore (SA), Cetara(SA), Teano (CE) e Procida (NA). Molte invece le adesioni del Nord e Centro Italia, da Province, come quella di Pesaro Urbino, da Comuni di grandi città come Milano, Bolzano, Gorizia, Trieste dove è stato proposto, da un Comitato locale, di mutare, con forte esplicito significato, il nome della Piazza Vittorio Veneto in Piazza delle Donne Migranti. Anche molti piccoli Comuni hanno aderito sollecitamente, con lettere di encomio, non mancano adesioni di centri turistici come Chianciano Terme e Castrocaro Terme. Purtroppo è giunta anche una risposta avvilente di un sindaco leghista di un paese nordico che non ha compreso il valore culturale della parità! In qualche località hanno avuto una ulteriore brillante idea, quella di distribuire l’8 Marzo alla cittadinanza, anzicchè mimose, fogli, forse gialli, solari, con le storie di donne meritevoli dell’intestazione. Molti gli organi di Stampa e Televisioni che stanno seguendo questa iniziativa. Le differenze evidenti nel numero delle adesioni tra Nord e Sud hanno portato a vari commenti e considerazioni che offendono il Sud, ma di cui bisogna prendere atto. Citiamo solo una frase che è girata in Internet a tal proposito “Il Sud è acqua stagnante”, con le consequenziali negative qualità di questa! Non si può non reagire ricordando in primis che dall’acqua stagnante spuntano spesso stupende ninfee rigeneratrici, così non mancano ovunque esempi controcorrente di coraggio ed impegno, con iniziative innovative di valore sociale e culturale. Inoltre la staticità ha portato anche a conservare beni oggi altrove distrutti, come la Natura, non trascinati da una corrente diffusa che si è mostrata alienante e disumanizzante, oggi quindi c’è un Sud che può offrire una qualità di vita per molti di altri territori non più possibile. Tuttavia per giusto equilibrio, che è sempre essenziale, a livello culturale dobbiamo riflettere su certi comportamenti, su delle passività che vanno superate! Attendiamo quindi altre adesioni da Comuni e Province, per ricordare con questa Campagna che la Conoscenza, la Cultura è alla base di ogni altro cambiamento, per la nuova via, il nuovo iter sociale che dovrà seguire!
Per aderire:
MARISA RUSSO per il Cilento (arperc@libero.it) cell.3403170278
MARIA PIA ERCOLINI (mpercolini@tiscali.it) coordinamento Nazionale
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