A Lamezia Terme iniziative di sensibilizzazione sulla violenza alle donne: dalla scuola elementare al Liceo classico per una cultura della differenza.
Il C.L.E.S. realizza per il terzo anno successivo l’ iniziativa, diffusa ormai in tutta Italia e sempre più in continua espansione, che è appunto la “Campagna del Fiocco Bianco”.
L’iniziativa del C.L.E.S. quest’anno sarà realizzata in collaborazione con il I° Circolo Didattico “Magg. Perri” ed il Liceo Classico “F.Fiorentino di Lamezia Terme.
La Dirigente del I° Circolo didattico Teresa Bevilacqua ed il Dirigente del Liceo Classico Gaetano Pucci, hanno dimostrato interesse e disponibilità per la realizzazione della “Campagna del Fiocco Bianco” dichiarando il proprio sostegno alle iniziative a tutela dei diritti umani in ambito scolastico e voler contribuire fattivamente alla divulgazione nell’ambito delle due strutture scolastiche pratiche incentrate sulla pace e sulla non violenza nelle relazioni fra uomini e donne, a tutela dei diritti umani, per una cultura della differenza fra le giovani generazioni .
La scuola rappresenta un terreno privilegiato per la promozione di una conoscenza che sappia cogliere i problemi globali e fondamentali entro i quali inserire le conoscenze parziali, contribuendo a rafforzare i diritti, dei bambini e dei ragazzi, di partecipazione alla costruzione di un mondo nonviolento.
La Dichiarazione sull’eliminazione della Violenza nei confronti delle Donne, adottata nel 1993 dall’ONU, in ricordo della morte, avvenuta nel 1960, delle 3 sorelle dominicane Miraball, da parte dei servizi segreti militari, testimonia il riconoscimento e la comprensione internazionale del fatto che la violenza contro le donne è violazione dei diritti umani.
il 25 Novembre 2006, l’Associazione Artemisia di Firenze in collaborazione con gli enti locali e con altre associazioni attive a tutela dei diritti umani, ha promosso per la prima volta in Italia la “Campagna Nazionale del fiocco bianco” che è un movimento internazionale, nato nel 1991, in seguito al massacro di Montreal del 6 Dicembre 1989, in cui 14 donne furono uccise da un uomo.
La campagna dura in genere due settimane, e si manifesta la propria adesione indossando sul polso un piccolo fiocco bianco a significare che la propria mano non userà mai violenza contro le donne.
Il 25 novembre 2009, si celebra anche a Lamezia Terme la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, e i bambini e i ragazzi coinvolti nell’iniziativa si rendono moltiplicatori sociali di quanto appreso in ambito scolastico con i loro docenti ed il personale specializzato coinvolto . La campagna del Fiocco Bianco, è stata intesa dai soggetti coinvolti non come un semplice “ricordare” l’ evento passato ma l’assunzione dell’impegno di ciascuno affinchè si eviti il reiterarsi di situazioni simili e modificare in positivo la realtà nella quale viviamo, convinti che la conoscenza e la consapevolezza possono cambiare la società con l’assunzione di buone pratiche.
La violenza sulle donne assume diverse vesti, non è solo fisica, sessuale e psicologica, ma si può esercitare anche in forma dissimulata e sottile attraverso insulti, umiliazioni e maltrattamenti di vario genere.
Per le donne tra i 15 e i 44 anni la violenza continua ad essere la prima causa di morte e di invalidità: ancor più del cancro, della malaria, degli incidenti stradali e persino della guerra che non risparmia nessuna nazione e nessun continente e nessun ceto sociale ed economico.
In Italia abbiamo la l. 4 aprile 2001 n. 154, "Misure contro la violenza nelle relazioni familiari”, che prevede tra l’altro misure cautelari contro violenze e abusi familiari, come ordini di protezione del giudice e l’allontanamento dalla casa familiare.
In Calabria è stata promulgata la Legge Regionale n. 20 del 21 agosto 2007 recante le
“Disposizioni per la promozione ed il sostegno dei centri di antiviolenza e delle case di accoglienza per donne in difficoltà” ed il Comune di Lamezia sta attuando in tal senso il progetto Demetra.
Il fenomeno della violenza alle donne, prima ancora che sopruso e sopraffazione, significa offesa alla libertà e alla dignità di ogni essere umano che la subisce.
Occorre contrastare il fenomeno promuovendo la cultura alla nonviolenza e al rispetto delle differenze. E’ su questa linea di prevenzione e diffusione del fenomeno che il C.L.E.S. si muove costantemente, partecipando attivamente alla Campagna, che vede in prima linea il presidente dell’Associazione onlus, Anna Fazzari, che si è avvalsa quest’anno della collaborazione di due importanti istituzioni scolastiche del lametino e delle docenti referenti: Emilia Grandinetti per il 1° circolo didattico e Giovanna Ada Nicastri per il Liceo Classico.
Tale iniziativa decentralizzata è basata sulla convinzione che le persone conoscono meglio di chiunque altro che cosa sia veramente in grado di raggiungere gli uomini e i ragazzi a livello territoriale, per la strada, nelle scuole, sui posti di lavoro. E’ questo il lavoro di uomini e donne, che vogliono costruire, insieme, nuove forme di relazione fra le persone e di convivenza civile. Un prossimo futuro, insomma, in cui la violenza sia messa al bando come una delle più odiose piaghe sociali. Per tali motivi, l’iniziativa che ha visto indossare il fiocco bianco a tutti i bambini del I° Circolo Didattico ed i ragazzi del Liceo Classico, in occasione della Campagna del Fiocco bianco ,assume una forte rilevanza pedagogica. Per le pecularità dei soggetti coinvolti la manifestazione si è realizzata secondo modalità e tempi differenti.
Nella scuola elementare “Magg.Perri” la manifestazione è stata realizzata il 20 novembre e sono stati coinvolti i docenti e le classi 4^ e 5^ per un totale di 360 bambini che hanno ascoltato gli esperti del Cles, parlare dei temi della nonviolenza ed educazione improntata al rispetto dei diritti umani.
Nel liceo classico la manifestazione è stata realizzata il 25 novembre e sono stati coinvolti tutti i docenti ed i ragazzi (800) che nel corso dell’Assemblea d’Istituto hanno potuto riflettere ed approfondire i temi della iniziativa, concludendo con la proiezione di un video contro la violenza alle donne realizzato da alcune ragazze del liceo.
In conclusione, con tali iniziative, si è concretizzato l ’impegno delle istituzioni a riflettere in modo corale, uomini e donne, studenti, dirigenti, docenti e professionisti di diversi settori disciplinari, sulla violenza per studiare le diverse, originali modalità di intervento di tipo culturale, con sguardo ampio e limpido, confrontandosi da molteplici prospettive, in un territorio in cui il lavoro da fare in direzione di una cultura positiva e costruttiva di buone pratiche, è ancora tanto ma possibile e concretizzabile.
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