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Camille Clodel, scultore. Anzi scultrice

Camille Clodel, scultore. Anzi scultrice

Libri - Un libro avvincente che evidenzia la lotta psicosociale di Camille Claudel

Baldassarre Bruna Domenica, 27/10/2013 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Ottobre 2013

Un libro avvincente che evidenzia la lotta psicosociale di Camille Claudel, un’artista che vive sfidando le abitudini borghesi di fine ‘800, tra le quali l’istruzione artistica per le donne. Leggendo si comprende come mai la Storia dell’Arte sia caratterizzata da figure maschili! Le lotte del Movimento di Liberazione della Donna sono segnate anche dai sacrifici di molte donne come Camille, purtroppo slegate dalla forza di un Movimento e che, precorrendo i tempi, sono state represse. La sfida contro la morale borghese, all’epoca, finiva in Convento o in Manicomio. Il libro ‘CAMILLE CLAUDEL, scultore’ scritto a più mani (M.Mosco, L. Trabucco, L.Maccioni, M.T. Morasso, M.Ercolani, L. Frisa) non racconta soltanto la vita di una grande artista, allieva, collaboratrice - e amante - di Rodin, ma offre una panoramica delle lotte per la dignità umana nella trasformazione dei manicomi e una lettura psicoanalitica della vita di una donna rifiutata dalla madre. Tra le opere che precorrono l’Art Nouveau c’è “Valzer”, scolpita per Debussy, idillio a metà con il musicista, per la sfortunata storia con Rodin. Rifiutata da tutti per la sua condotta, la giovane si isola fino alla perdita dell’autostima e dopo la morte di suo padre, per volere della madre, finisce per trenta anni la sua vita in manicomio - dove si moriva di fame e di freddo -, anche nel freddo del non amore e del non riconoscimento al suo valore, alla dignità di persona e di artista. Da una lettera al fratello Paul, diplomatico, complice della sua fine, Camille rievocando la sua conflittualità con Rodin scrive: “…L’immaginazione, il sentimento, il nuovo, l’imprevisto che nasce da uno spirito evoluto, tutto questo era loro precluso, a quelle teste murate, a quei cervelli ottusi, eternamente chiusi alla luce, per cui avevano bisogno che qualcuno gliela donasse: ‘Ci serviamo di una pazza per trovare i nostri soggetti’…. È lo sfruttamento della donna, l’annientamento dell’artista a cui si vuol fare sudar sangue”.





M.Mosco, L. Trabucco, L.Maccioni, M.T. Morasso, M.Ercolani, L. Frisa

CAMILLE CLAUDEL: scultore.

Un’identità problematica, tra arte e follia

Edizioni NICOMP L.E., euro 16,00





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