Il 4 ottobre convegno su donne e lavoro organizzato dalla Consigliera di Parità Luisa Marilotti
RISULTATI L’inclusione femminile nelle grandi aziende dimostra nel tempo una tendenza positiva, con un tasso di femminilizzazione del lavoro che aumenta progressivamente del +3% e subisce un rallentamento solo nell’ultimo biennio (2008--]2009), probabilmente anche a causa della crisi economica che ha investito il Paese. La presenza di personale femminile in Sardegna, tuttavia, si distribuisce in modo disomogeneo fra i due principali comparti economici: mentre in ogni grande industria sono impiegate tra le 30 e la 40 addette in meia, nel settore dei servizi sono occupate circa 150-]00 lavorartici per azienda. Una forte segregazione orizzontale, dunque, accentuata dalla crisi economica degli ultimi anni che ha causato anche un aumento dll’nstabilità dei rapporti di lavoro, soprattutto per le donne. I dati mostrano, infatti, un aumento dell’ncidenza dei contratti part-]time e dei periodi di aspettativa proprio nel periodo in cui la contrazione del persoale è maggiore ed il ricorso agli ammortizzatori sociali per le donne aumenta. Sono i bienni 2006-]007 e 2008-]009 che rappresentano rispettivamente l’nno in cui le imprese sembrano aver risentito maggiormente della crisi, e l’nizio di un percorso di lenta risalita, perlomeno per quanto riguarda l’ccupazione femminile nelle grandi aziende. Ma se da un lato la crisi ha rallentano il processo di inclusione delle donne el mercato del lavoro, dall’ltro sembra aver favorito una loro graduale ridistribuzione fra i diversi settori economici e le categorie di inquadramento professionale, segnando una drastica riduzione del fenomeno della segregazione verticale. Questo risultato è dimostrato anche dall’nalisi degli indicatori sintetici di Gender Gap, costruiti secondo una metodologia validata dall’nione Europea applicata ai dati dei Rapporti biennali sulla Sardegn. L’voluzione temporale degli indicatori mostra chiaramente come, mentre alcuni fenomeni seguono una dinamica positiva verso una progressiva riduzione delle differenze di genere, in altri casi i problemi di integrazione della forza lavoro femminile restano costanti nel tempo. E’ il caso del Gap di formazione e dell’ccessibilità ai posti di lavoro, che si dimostrano i principali punti critici dell’mancipazione femminile nel lavoro, mentre si riducono nel corso del tempo le differenze legate ai salari e alla resenza nei ruoli direttivi, che si prefigurano come effetti “ositivi” della crisi sull’mancipazione femminile nel lavoro. Quello che si delinea, dunque, è un quadro generale in piena evoluzione: le discriminazioni di genere nelle grandi aziende, sembrano attraversare una fase di profonde modificazioni. La presenza femminile nelle assunzioni e nelle promozioni in carriera, aumenta progressivamente lasciando immaginare un futuro migliore, sul fronte del peso e del ruolo ricoperto dalle donne nel sistema produttivo dell’sola. L’nalisi dati raccolti nel biennio appena concluso (2010--]2011), pertanto sarà in grado di fornire importanti indicazioni sullo sviluppo dei principi paritari nel lavoro: potrebbe confermare la presenza di un cambiamento in atto o dimostrare una profonda instabilità dei rapporti di genere nelle grandi aziende, suggerendo in ogni caso strategie di intervento specifiche attraverso gli ambienti politici e il tessuto imprenditoriae locale.
PUBBLICAZIONE Casa Editrice: Input Edizioni, I edizione Settembre 2012 Presentazione: 4 Ottobre 2012 ore 16.0 Hotel Panorama.
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