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C’è un luogo incantato a Milano...

C’è un luogo incantato a Milano...

Quintocortile - ... dove si fa arte all'interno di un vecchio cortile. Visitabile fino al 22 dicembre la mostra dove si incontra arte e poesia

Prota Giurleo Antonella Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Dicembre 2006

Il segno fondamentale che caratterizza le diverse iniziative di Quintocortile - una galleria d’arte dove Mavi Ferrando, scultrice, e Donatella Airoldi, critica, conduttrici dell’omonima associazione culturale, organizzano mostre e momenti di incontro tra arte e poesia - è quello dell’apertura. Le artiste e gli artisti sono invitati a partecipare alle mostre sulla base del riconoscimento di una personale ricerca. Viene dato un titolo che ciascuno interpreta in assoluta libertà di mezzi e di tecniche, ci si conosce, ci si confronta, in una circolazione delle opere e delle poetiche che ad esse sottendono rara da incontrare.
L’apertura genera apertura; non a caso le inaugurazioni sono sempre affollate, ci si scambiano pareri e opinioni, si verificano occasioni di incontro.
A Quintocortile c’è, definita statutariamente, una particolare attenzione al lavoro delle artiste, ogni anno viene organizzata anche una mostra di sole donne. Da alcuni anni, in dicembre, una proposta particolare.
Mavi realizza diverse forme bidimensionali in legno di forma e misure similari e consegna ad una ventina tra artiste ed artisti due forme ciascuno, invitando ad elaborarle a partire da un tema. In galleria poi le forme vengono accostate a comporre un’installazione e, al termine della mostra, una delle due forme resta a Mavi, l’altra all’artista.
Un’idea di lavoro a due mani, di contaminazione, e di scambio di grande interesse.
Dice Mavi Ferrando: “Costruire un’opera compiuta con un proprio equilibrio per smembrarla in barba al narcisismo e accogliere le contaminazioni di altri artisti. E’ come consentire e incentivare la crescita di un figlio che a volte ci asseconda e che a volte ci nega. E’ l’ansia e il fascino parallelo di tutti gli incontri da cui si vuol far nascere la vita”. Dall’altra parte, per l’artista invitato, la preoccupazione di mettere mano alla forma di un’altra. Se si sbaglia su un’opera propria si può anche buttare tutto, ma in questo caso… non si può. Poi il limite, il dover lavorare a partire da un’idea che non è propria, che proviene da un’altra; quindi la scoperta del limite come elemento di creatività e il superamento. E, infine, come spesso accade, l’utilizzo della soluzione trovata per altre forme e altre opere. Ma anche la scoperta della molteplicità di soluzioni, il confronto con le soluzioni altrui. “E’ un incontro di reciprocità desiderate e realizzate, il gusto del piacere di intopparsi e scontrarsi a vicenda, uno scambio simbolico e concreto dove l’uno trasforma l’altro senza vincoli di dominio, innesti di saperi infossati nei crini delle tavole di un tempo contemporaneo irto di arcani pensieri fuggiaschi ”. (Donatella Airoldi)
Quest’anno il titolo dell’installazione è Arca; ogni artista dovrà portare le cose più importanti, l’Arca costituirà quindi uno specchio degli affetti e dei bisogni.
Quintocortile. Viale Col di Lana 8. Milano inaugurazione martedì 13 dicembre alle 18, aperta sino al 22 dicembre.
(10 dicembre 2006)

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