Politica/ L’appello di Raffarin - «Abbiamo ottenuto un'intensificazione di contatti e di informazioni, che oggi ci consentono di nutrire qualche speranza per la liberazione di Florence»
Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Marzo 2005
Il premier francese Jean-Pierre Raffarin ha affermato che si sono intensificati i contatti per arrivare al rilascio di Florence Aubenas e ha espresso un cauto ottimismo. Raffarin ha spiegato in un'intervista domenicale a Radio J che dopo il suo appello ai rapitori del 3 marzo i servizi francesi hanno ottenuto «un'intensificazione dei contatti e delle informazioni, che oggi», ha assicurato, «ci consentono di nutrire qualche speranza».
Anche la portavoce del partito di governo Ump, Valery Precresse in un'intervista a radio Europe 1 ha detto. «Abbiamo la speranza di avere un contatto con i rapitori» spiegando che dopo l'appello del premier Jean-Pierre Raffarin molte persone si sono presentate all'ambasciata francese a Baghdad con informazioni.
Giuliana Sgrena, dagli schermi della tv più seguita di Francia, Tf1, durante il telegiornale delle 13, sabato, ha lanciato un appello in francese ai rapitori per Florence Aubenas e il suo interprete iracheno Hussein Hanoun, ha chiesto «la stessa clemenza» che i suoi rapitori hanno avuto con lei: «Vi prego, abbiate la stessa clemenza che hanno avuto con me – ha detto -. Liberatela!».
La Aubenas che, con il suo interprete iracheno, Hussein Hanoun al Saadi, è ostaggio in Iraq dal 5 gennaio scorso, è stata vista l'ultima volta in un video diffuso dai sequestratori il primo marzo, in cui la giornalista lanciava un disperato appello perché si favorisse la sua liberazione.
Il quotidiano Libération, di cui Florence è inviata, ha moltiplicato le iniziative per chiedere il suo rilascio e quello del suo interprete. Sul modello di ciò che è successo in Italia, si intensificano le manifestazioni per chiedere il rilascio della reporter, come quella che ha visto protagoniste, sabato, decine e decine di bande da strada in tutta la Francia. «Florence, Hussein, ci sentite? No? Allora suoneremo più forte», gridava la banda Fiera Brass all'Alcazar di Marsiglia, davanti a un folto pubblico.
Lascia un Commento