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Buone pratiche

Buone pratiche

Commissione delle Elette del Comune di Roma - Promuovere politiche di pari opportunità

Domenica, 19/12/2010 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Dicembre 2010

BUONE PRATICHE / LA COMMISSIONE DELLE ELETTE



La Commissione delle Elette è stata istituita nel 1991 ed è definita nello Statuto del Comune di Roma al fine di promuovere politiche per conseguire pari opportunità tra donne e uomini. Composta dalle Consigliere elette, attualmente vi partecipano l’On. Monica Cirinnà (Partito Democratico) in qualità di Presidente, l’On. Maria Gemma Azuni (Gruppo Misto) e l’On. Lavinia Mennuni (Popolo della Libertà) come Vice Presidenti e l’On. Tetyana Kuzyk, Consigliera Aggiunta. Fra i compiti, formulare proposte e osservazioni su questioni attinenti alle donne. Può avvalersi del contributo di associazioni, rappresentanze culturali, scientifiche, lavorative, sindacali, imprenditoriali e di esperte della condizione femminile. La Commissione vigila sulla corretta attuazione della legislazione vigente in materia di pari opportunità.



PROMUOVERE POLITICHE DI PARI OPPORTUNITÀ



Le cosiddette ‘pari opportunità’ non sono prerogativa femminile, bensì contribuiscono alla costruzione di una società più equa per tutti, uomini compresi.

La prima ‘buona prassi’ messa a frutto grazie all’iniziativa della Commissione delle Elette è la costituzione di parte civile dell’Amministrazione Comunale nei procedimenti penali per reati sessuali. Non si tratta di un atto solo simbolico, ma di un atto sostanziale, che pone al centro la responsabilità collettiva, politica e condivisa di situazioni che riguardano maschi e femmine, quindi l’intera società civile.

La seconda ‘buona prassi’ è la moratoria cittadina delle pubblicità lesive della dignità della donna, importante perché si ispira a valori collettivi. È proprio grazie all’attenzione verso la Cosa Pubblica e verso le persone che la Commissione delle Elette del Comune di Roma ha ‘sposato’ la causa, già portata avanti dall’UDI nazionale Unione Donne in Italia e dalle UDI Romane Monteverde e La Goccia, nonché da altre associazioni che operano in tal ambito. Il Consiglio Comunale ha aderito alla risoluzione del Parlamento Europeo n. 2038 relativa all’impatto del marketing e della pubblicità sulla parità tra donne e uomini (2008/2038 [INI]), chiedendone l’attuazione agli organi di governo nazionale e regionale. Inoltre, ha dato vita a una Commissione Tecnica presso il Sindaco che, insieme alla Commissione delle Elette, alla Delegata alle Pari Opportunità e ad associazioni impegnate per i diritti delle donne, identifichi i parametri di valutazione della pubblicità lesiva della dignità della donna.

La pubblicità, alimentando e consolidando stereotipi di genere, produce negli individui un processo di oggettificazione, per cui sia il corpo delle donne, come quello degli uomini, vengono rappresentati come oggetti. Questo meccanismo espone continuamente l’individuo alla violenza e all’offesa. È particolarmente importante che la pubblicità sia disciplinata da norme etiche e/o norme giuridiche vincolanti che proibiscano la pubblicità che incita a sessismo e violenza.



Per un sistema di regole elettorali women friendly



La Commissione delle Elette sta ponendo la sua attenzione anche al documento “Per un sistema di regole elettorali women friendly”, tuttora in lavorazione a opera di un gruppo di esperte coordinato da Agnese Canevari con il contributo, tra le altre, di Marisa Rodano, Marina Porro, Monica Cirinnà, Vanna Palumbo, Simonetta Sotgiu, Carla Sepe, Elisabetta Bilotta, Rosanna Oliva.

Al centro del documento vi è il problema della sottorappresentazione delle donne nei luoghi decisionali della politica. Il documento analizza diversi sistemi elettorali e propone per ognuno di esso azioni positive per la selezione delle candidature.



(20 dicembre 2010)

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