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Buon Carnevale a tutte!

Buon Carnevale a tutte!

Mangiar bene - I dolci fritti della tradizione

Renata Frammartino Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Febbraio 2009

Il Carnevale è una festa molto antica che nasce, anche e soprattutto, come festa contadina perché legata al cambiamento del ciclo delle stagioni, cioè la fine dell'inverno e l'avvicinarsi della primavera. Con il Cristianesimo si mantengono i festeggiamenti, ma cambia di significato del Carnevale che già dal suo significato "carne levare" ci rimanda all'inizio della Quaresima, periodo in cui la cultura cristiana invita all’astensione dal consumo della carne, ma compensa con un’abbondante serie di dolci, tanti e diversi nelle diverse parti dell’Italia e dell’Europa. I “DOLCI FRITTI” accompagnano quasi tutte le Feste della nostra tradizione, ma durante il carnevale diventano addirittura protagonisti! In questo periodo siamo “esposti” alla tentazione di una varietà molto vasta di dolci fritti di cui ogni regione vanta ricette particolari e antiche come “ le nacatole” della Calabria.



LE NACATOLE (I’ NACATULI)



Le "Nacatole" sono dolci tradizionali della Calabria e, più precisamente, della Locride, in provincia di Reggio Calabria nelle pasticcerie e nelle cucine casalinghe. Un tempo si preparavano come dolce nuziale e regalati agli sposi al posto dei confetti. Sono inclusi dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali nell’Elenco Nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali. Si preparano tutto l’anno, ma sono caratteristiche soprattutto del periodo di Carnevale.











INGREDIENTI: 1 Kg di Farina tipo 00 - 6 uova - 250 gr di zucchero - 80 gr di Burro o olio extravergine d’oliva - Sale a piacere - Scorza di 1 limone grattugiata - A scelta si può aggiungere un cucchiaino di lievito per dolci per renderli meno “duri”.



PREPARAZIONE: Mescolare le uova con lo zucchero, aggiungere il burro o l’olio, un pizzico di sale, la scorza di limone e la farina. Impastare il preparato e renderlo compatto, fare le forme che più ci piacciono. Alla fine friggere in abbondante olio di oliva e dopo cottura lasciarli asciugare con carta assorbente e coprire con lo zucchero a velo.



I DOLCI FRITTI SONO PIU’ GUSTOSI SE…



… friggiamo in olio extravergine d’oliva in quantità sufficiente e non lo sottoponiamo per troppo tempo all’azione del calore.



… ci ricordiamo di non utilizzare mai l’olio precedentemente fritto perché, dopo un certo tempo di riscaldamento, si sviluppano delle sostanze tossiche.



… evitiamo di far fumare l’olio perché nell’olio sottoposto ad alte temperature avvengono alcune modificazioni chimiche e organolettiche che si manifestano con la formazione di fumi biancastri.



… ricordiamo che il punto di fumo è diverso per ogni sostanza e che la temperatura di fumo di un grasso (olio extravergine di oliva) si abbassa quando aumenta la sua superficie; perciò, maggiore è il diametro del recipiente di cottura e più basso sarà il punto di fumo.



… utilizziamo recipienti di piccolo diametro perché l’alimento, immergendosi completamente nel grasso, forma una pellicola che gli impedisce d’impregnarsi di olio e ne favorisce la cottura all’interno per calore indotto e in modo corretto.







(17 febbraio 2009)

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