Login Registrati
Brevi dal mondo

Brevi dal mondo

Maggio 2011 - Argentina, Unione europea, Medicina,Svezia, Bangladesh

Angelucci Nadia Lunedi, 23/05/2011 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Maggio 2011

Argentina

Più diritti per le lavoratrici domestiche

Secondo i dati dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro il 98% delle 14 milioni di colf in America Latina sono donne. Ragazze che vengono 'accolte' in famiglie benestanti e svolgono mansioni che vanno dalla badante alla tata, dalla colf alla cuoca, spesso per una vita intera, 24 ore al giorno. Alla lunga la domestica diventa una persona di famiglia ma in molti casi queste ragazze subiscono abusie e mancanze da parte dei lavori di lavoro. Ma qualcosa si sta muovendo negli ultimi anni. Il Senato argentino sta ratificando una legge che dovrebbe dare il via libera a una riforma importante che uniformerebbe la legislazione argentina a quella di paesi come l'Uruguay e la Costa Rica che nel 2009 hanno parificato completamente le domestiche agli altri lavoratori stabilendo 8 ore giornaliere di lavoro fino a un massimo di 48 settimanali, l'età minima di 16 anni, il diritto alla maternità e alle vacanze pagate, la retribuzione dei giorni di malattia, i contributi, l'assicurazione contro infortuni e la pensione. Gli operatori di settore, pur favorevoli a questa riforma hanno messo in evidenza i numerosi ostacoli che si frapporrebbero alla sua completa applicazione: sindacati di settore inefficienti e frammentati; collaboratrici poco propense a denunciare abusi ed esigere giustizia poiché, quando provano a denunciare, raramente vengono ascoltate, sia dai sindacati sia dalle autorità giudiziarie.



Unione europea

Rapporto Eurostat


Nell'Unione europea ricominciano ad aumentare le nascite. Dopo essere sceso in maniera significativa tra il 1980 e il 2002, il numero di bambini per ogni donna è ricominciato a salire e dal 2003 al 2008 è passato da 1,47 a 1,60. Questi i dati dell'ultimo rapporto di Eurostat, l'ufficio europeo di statistica. L'Italia rimane comunque sotto la media Ue, anche se ha registrato una crescita passando da 1,26 a 1,42 figli per donna. Sono invece due per ogni donna i figli in Francia e Irlanda. Per quanto riguarda la speranza di vita, rifacendosi ai dati 2008, negli ultimi 50 anni c'è stato un aumento di circa 10 anni sia per le donne (possono aspirare a raggiungere 82,4 anni) sia per gli uomini (76,4 anni). In costante crescita gli stranieri che vivono in Europa: nel 2010, erano 32 milioni (il 6,5% della popolazione totale), di cui 20,1 milioni provenienti da paesi extraeuropei. L'immigrazione, fa rilevare Eurostat, è stato il principale motore di crescita della popolazione nella maggior parte degli Stati membri: fra il 2004 e il 2008, ogni anno sono giunti in Europa fra i 3 e i 4 milioni di immigrati. Gli stranieri vivono soprattutto in Germania (7,1 milioni), Spagna (5,7 milioni), Italia (4,2 milioni) e Francia (3,8 milioni).



Medicina

Nascite premature vicino alle autostrade


Secondo una nuova ricerca australiana, le madri in attesa che vivono vicino alle autostrade hanno una maggiore probabilità di un parto prematuro. Il legame fra la concentrazione di strade principali attorno alla casa della donna e le nascite premature è rivelato da uno studio dell'Istituto di Sanità e Innovazione Biomedica dell'Università di Tecnologia del Queensland, pubblicato sulla rivista Environmental Health e condotto su 970 madri e sui loro nati a Logan City, a sud di Brisbane. “Il risultato più impressionante è la riduzione nel tempo di gestazione del 4,4%, quasi due settimane, associata alla maggiore concentrazione di autostrade entro 400 metri dalla casa della donna”, scrive il responsabile della ricerca, professor Adrian Barnett, già autore di uno studio che dimostra una forte associazione fra il maggiore inquinamento dell'aria e le piccole dimensioni del feto, secondo cui l'inquinamento atmosferico è probabilmente il principale responsabile delle nascite premature. “Nonostante l'aumento di rischio sia relativamente piccolo, le implicazioni per la salute pubblica sono grandi – continua - perchè tutti coloro che vivono in aree urbane sono esporti all'inquinamento. I neonati prematuri e di basso peso restano in ospedale più a lungo, hanno un maggiore rischio di morte e una maggiore probabilità di contrarre invalidità”. Lo studio ha calcolato il numero di strade attorno alle case delle donne in gravidanza fino a un totale di 500 metri. Anche se la maggior parte degli effetti è emersa entro un raggio di 200 metri, l'impatto negativo era presente fino a 400 metri. Nello studio è evidenziato che anche gli effetti dell'inquinamento sonoro possono essere considerati un fattore di rischio, ma Barnett osserva che è difficile separare le conseguenze delle due forme di inquinamento. “I veicoli che frenano e ripartono fanno sì che gli incroci stradali abbiano alcuni dei livelli più alti sia di rumore che di inquinamento atmosferico. Il sonno disturbato durante la gravidanza può causare maggiore stress e costituire un fattore di rischio nei riguardi del parto”, conclude.



Svezia

Garbo e Lindgren sulle banconote


La Riksbank, Banca centrale svedese, ha deciso di riportare sulle banconote da 20 a 1000 corone i volti di alcuni dei personaggi più noti e prestigiosi della recente storia svedese. Da Astrid Lindgren, l'autrice di Pippi Calzelunghe, alla 'divina' Greta Garbo, al regista Ingmar Bergman. Questi personaggi sono stati scelti, insieme ad altri protagonisti illustri, per il loro contributo “positivo e importante” alla cultura svedese del XX secolo. Gli altri prescelti sono il soprano Birgit Nilsson, l'ex segretario generale delle Nazioni Unite, Dag Hammarskjold e il cantante e artista Evert Taube. In particolare, il volto di Astrid Lindgren comparità sulla popolare banconota da 20 corone, il ritratto della Garbo su quella da 100, e Bergman sulla banconota da 200 corone. La Riksbank ha annunciato che inizierà a stampare le nuove banconote a partire dal 2014-2015. Le nuove banconote, inoltre, avranno sul verso un motivo legato alla natura, con un richiamo alla regione di origine dei personaggi scelti.



Bangladesh

Sciopero contro emancipazione donne


All'indomani dell'approvazione da parte del Parlamento del Bangladesh di un pacchetto di leggi a sostegno della Politica nazionale di sviluppo del genere femminile, il presidente dell'IOJ - Islami Oikya Jote -, Mufti Fazlul Haque Amini, ha indetto uno sciopero considerando il provvedimento “anti-islamico” ed esigendo l'introduzione nel paese della 'sharia' (legge islamica) e l'abbandono della politica del governo che stimola la parità dei sessi. L'appello ha avuto una discreta adesione: nella capitale le scuole ed i negozi sono rimasti chiusi ed anche il movimento di taxi, bus ed autobus è stato molto minore rispetto al solito. La protesta, secondo quanto riportato dalle tv bengalesi, è stata parzialmente seguita anche nelle altre principali città del paese. In particolare a Dacca vi sono stati alcuni incidenti che hanno causato il ferimento di decine di persone, fra cui agenti di polizia, e l'arresto di almeno 100 persone.



Lascia un Commento

©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy - Cookie Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®