Notizie - Etiopia, Human Rights Watch / Colombia, Candidata Presidente / Zambia, test HIV ai neonati / Cile, UNESCO / Camerun, gay / Cooperazione internazionale / Uganda, carta straccia per assorbenti
Angelucci Nadia Lunedi, 03/05/2010 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Maggio 2010
Etiopia
Rapporto di Human Rights Watch sui diritti umani
Secondo quanto denuncia l’organizzazione Human Rights Watch in un rapporto pubblicato lo scorso aprile, il governo etiope ha esercitato pressioni e attacchi nei confronti di oppositori politici e di giornalisti e attivisti dei diritti umani nel periodo precedente alle elezioni che si svolgeranno durante il mese di maggio. Attraverso interviste fatte a 200 persone tra contadini, insegnanti, impiegati statali, attivisti, oppositori ufficiali del governo e diplomatici stranieri, la pubblicazione offre una descrizione della situazione; il direttore di HRW in Africa afferma che la fusione tra Stato e partito al potere rende molto pericoloso dichiarare apertamente il proprio dissenso. Negli ultimi mesi attivisti e giornalisti hanno lasciato l’Etiopia e il maggiore giornale indipendente del paese è stato chiuso nel mese di dicembre.
Colombia
Candidata alla Presidenza
Noemí Sanín è la candidata alla Presidenza della Colombia per il Partito Conservatore e, al momento attuale, è al secondo posto nei sondaggi che precedono le elezioni del 30 maggio. Sanín, che ha un passato come diplomatica e come Ministra degli Esteri, è alla sua terza candidatura come Presidente. Secondo i dati dell’Unione Interparlamentare Mondiale, la Colombia occupa il 111° posto su 187 paesi per la partecipazione parlamentare femminile ed è all’ultimo posto in America Latina. Una legge, che stabilisce una quota del 30% di donne nelle cariche pubbliche, non è rispettata e il Parlamento uscente non ha votato a favore di una quota minima di donne nelle liste elettorali. Il nuovo parlamento, che si insedierà a luglio, avrà 38 donne su un totale di 268 parlamentari, di cui 20 alla Camera dei Deputati e 18 nel Senato.
Zambia
Un Sms per il test HIV sui neonati
Il governo dello Zambia, uno dei paesi africani più colpiti dal virus HIV ha deciso, per contrastare la vertiginosa crescita dei contagi e cominciare i trattamenti antiretrovirali nel più breve tempo possibile sui neonati, di inviare i risultati dei test Hiv tramite Sms in un tempo compreso tra i tre e i cinque giorni. La tecnologia viene incontro alle necessità mediche. Fino a poco tempo fa effettuare questa operazione comportava un processo molto lungo con i campioni di sangue che dalle zone periferiche rurali dovevano arrivare nei centri specializzati con un processo che richiedeva fino a dieci settimane. Un tempo troppo lungo che, per il neonato sieropositivo, poteva compromettere l’efficacia del trattamento antiretrovirale. Un uso importante e corretto dei messaggi che ogni giorno circolano nei miliardi di cellulari della Terra.
Cile
Premiata dall'UNESCO
La giornalista cilena Mónica González Mujica ha vinto il ‘Premio mondiale per la libertà di stampa Unesco/Guillermo Cano’ per aver “messo in luce alcune pagine buie della storia del Cile”, in particolare sotto la dittatura. Dopo aver ricordato il passato travagliato della giornalista, Irina Bokova, direttrice dell’Unesco (l'Organizzazione delle Nazioni Unite per le scienze, l’istruzione e la cultura), ha detto “Mónica ha attraversato anni difficilissimi difendendo la libertà d’espressione. Oggi è altrettanto impegnata per l’istruzione”. Nata nel 1949, González Mujuca ha trascorso quattro anni in esilio dopo il golpe che portò al potere Augusto Pinochet nel 1973 e al suo ritorno i servizi segreti hanno più volte ostacolato il suo lavoro investigativo. La giornalista è stata in carcere più volte e ha subito torture. Dal 2007, è direttrice del Centro giornalistico di Santiago e continua a lavorare come reporter. Il premio dell’Unesco e della Fondazione Cano sarà consegnato il 3 Maggio, Giornata mondiale per la libertà di stampa.
Camerun
Essere gay è un reato
Le associazioni di difesa dei diritti delle persone omosessuali denunciano la situazione nello stato africano. Il Camerun, infatti, giudica l’omosessualità un vero e proprio reato: l’articolo 347 della costituzione condanna pesantemente le persone che commettono atti sessuali con persone dello stesso sesso. Le pene vanno dai 6 mesi ai 5 anni di carcere senza possibilità di appello. Inoltre nelle carceri gli omosessuali ricevono un trattamento insopportabile: la detenzione è caratterizzata da continui e umilianti abusi e oltraggi che spesso non vengono denunciati per paura e vergogna.
Mondo
Italia in controtendenza nella cooperazione internazionale
Un rapporto dell’Organizzazione per la cooperazione economica e lo sviluppo (Ocse) riferisce che nel 2009 sono aumentati dello 0,7% gli aiuti allo sviluppo destinati dai paesi del nord a quelli del Sud del mondo, una percentuale che sale al 6,8% se si considerano anche i debiti cancellati. Su un totale di circa 88 miliardi di euro, l’Africa ne ha ricevuti 20,5, con un aumento rispetto al 2008 del 3%. Risultati importanti ma che restano lontani dal raggiungimento dell’obiettivo fissato dall’Onu per contributi pari ad almeno lo 0,7% del Prodotto Interno Lordo (PIL). Gli unici paesi ad aver rispettato o superato questa soglia sono stati infatti solo la Svezia, la Norvegia, la Danimarca, i Paesi Bassi e il Lussemburgo. Agli ultimi due posti nella classifica dei paesi donatori rispetto al PIL, troviamo l’Italia e la Corea del Sud. Nel 2009 il nostro paese ha investito in cooperazione internazionale 3,3 miliardi di euro a fronte di spese militari 10 volte maggiori.
Uganda
Carta pergamena e carta straccia per produrre assorbenti esterni
In questo consiste il progetto Makapads, ideato nel 2008 da Moses Kizza Musaazi - un professore universitario di Makerere -, che non solo ha trasformato la vita dei suoi impiegati, ma ha anche reso disponibili assorbenti esterni per decine di migliaia di rifugiate che vivono nell'insediamento nel sud-ovest dell'Uganda. Il progetto, avviato inizialmente per aiutare le ragazze svantaggiate ad acquistare assorbenti esterni ad un prezzo conveniente, ha successivamente ricevuto il sostegno dell'Unhcr e di Gtz, portando all'istituzione di due sedi nell'insediamento dei rifugiati Kyaka II dove gli assorbenti vengono prodotti, acquistati da Unhcr e distribuiti fra le rifugiate.
Il processo di produzione comincia con la raccolta e consegna di canne di papiro che viene pelato, tagliato in piccoli pezzi e macinato in polvere. Viene poi setacciato e messo in un contenitore riempito d'acqua, dove è mescolato con polpa di carta straccia fornita da Unhcr in Kampala. La miscela viene depositata in rastrelliere d'asciugatura. I fogli asciutti vengono poi ammorbiditi, lisciati e tagliati a forma di assorbenti, quindi combinati con una polpa asciutta di sola carta, impacchettati in un materiale esterno più morbido, sigillati e sterilizzati. Con solo due edifici e 50 rastrelliere per l'asciugatura, il progetto funziona grazie all'energia solare. Il sito produce una media di almeno 3 mila pacchi al giorno, ognuno di 10 assorbenti esterni. Un pacco Makapad viene venduto al pubblico al prezzo di 1,000 scellini ugandesi (0,50 dollari statunitensi) mentre il prezzo per altre varietà sul mercato parte dai 2,000 scellini (1 dollaro).
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