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Brevi dal mondo

Brevi dal mondo

Notizie - Dall'Arabia Saudita al Messico, dall'India al Kenia selezione di notizie al femminile a cura di 'noidonne'

Angelucci Nadia Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Marzo 2008

Arabia Saudita
Donne sole in albergo

Secondo quanto riportato dal quotidiano saudita Al Watan, re Abdullah avrebbe emanato un provvedimento grazie al quale le donne potranno recarsi negli alberghi da sole, senza bisogno di essere accompagnate dal loro ‘custode’ uomo. La decisione è stata presa dopo uno studio della Commissione per la diffusione della virtù e la prevenzione del vizio. Il Ministro del Commercio ha potuto così emanare una circolare sull’argomento che è stata diffusa in tutti gli alberghi. Il giornale, nell’annunciare la notizia, ha giustificato la decisione governativa riportando alcuni episodi degli ultimi tempi con protagoniste donne che, arrivando la sera in aeroporto o rimanendo fuori di casa a seguito di una lite, erano dovute ricorrere alla forza pubblica per avere un alloggio in un hotel. E’ caduto così uno dei divieti per le donne saudite che, ricordiamo, non possono guidare l’automobile, viaggiare sole, comparire davanti ad un giudice, dovendosi presentare in pubblico solo ed esclusivamente in compagnia di un uomo appartenente alla famiglia.

Messico
Autobus rosa

Sull'esempio di quanto già fatto in India, Brasile e Giappone, l’amministrazione di Città del Messico ha messo in circolazione autobus per sole donne, identificabili da una scritta di colore rosa sul parabrezza. Si tratta di un servizio ‘exclusivo damas’ che dovrebbe servire a combattere in maniera più efficace le molestie sessuali che ogni giorno si verificano sui trasporti pubblici che sono utilizzati quotidianamente, in media, da 22 milioni di persone. Adriana Montiel, responsabile dei trasporti pubblici della città ha dichiarato che l’iniziativa ha riscosso molto successo, che “le richieste sono numerosissime e le clienti sono soddisfatte”. Per le passeggere, che si sono dimostrate entusiaste dell’iniziativa, dal prossimo aprile verranno attivate altre 15 linee.

India
Più spazio alle indiane in politica

Il Bharatiya Janata Party (Bjp), maggiore partito d’opposizione in India, ha stabilito nel suo statuto che almeno una quota del 30 percento dei posti dirigenziali al suo interno sarà riservata alle donne. La formazione politica, che è il maggior partito conservatore del Paese, fautore di una politica nazionalista e di difesa dell'identità induista, si contrappone politicamente al Indian National Congress Party controllato dalla famiglia Ghandi. La decisione di aprire più spazio alle donne in politica era stata già lanciata nel 1999 quando i due partiti avevano proposto insieme una legge che avrebbe dovuto riservare il 30 percento dei seggi in Parlamento alle donne; malgrado il tempo passato la proposta non è ancora riuscita a completare il suo cammino istituzionale. Da qui la risoluzione del Bjp il cui segretario, Sushma Swaraj, ha definito “storica” la decisione, come un passo verso “una maggiore attribuzione di poteri alle donne”. Nel Parlamento federale indiano, in questo momento, le donne ricoprono solo l'8 percento dei seggi ed è questo il motivo per cui i politologi indiani giudicavano inattendibile la proposta di Congress e Bharatiya, considerando anche che all'interno degli stessi schieramenti, le donne non arrivavano a un terzo dei posti dirigenziali.

Emirati Arabi Uniti
Tani Siri Dano Yakoub nominata giudice

Tani Siri Dano Yakoub, originaria della Malesia, è la prima donna a essere eletta giudice negli Emirati Arabi Uniti. La sua nomina è la seconda in un paese membro del Consiglio di Cooperazione del Golfo, dopo che Muna Jassim al Kawari era stata scelta, nel 2006 dal re del Bahrain, come Presidente della Suprema Corte Civile del piccolo stato del Golfo.
Il quotidiano panarabo edito a Londra al-Sharq al-Awsat, che ha seguito la vicenda, ha riferito che nel paese la nomina della signora Yakoub ha sollevato molte polemiche fondate sul fatto che il giudice non sia una donna nata negli stessi Emirati. Le autorità hanno ribattuto che il curriculum della signora è eccellente, mentre negli Emirati Arabi Uniti mancavano cittadine di eguale qualità professionali. La controversia sul passaporto invece, secondo l’organo di informazione, sarebbe pretestuosa, perché in realtà la resistenza alla nomina del giudice Yakoub è tutta di natura culturale. Sempre secondo lo stesso giornale sarà annunciato entro pochi giorni un rimpasto di governo che prevede la nomina a ministro di una terza donna che si aggiungerà alle titolari dei dicasteri dell'Economia e degli Affari Sociali.

Messico
I casi di femminicidio arrivano alla Corte Interamericana dei Diritti Umani

La Commissione Interamericana dei Diritti Umani (CIDH) ha deciso di presentare alla Corte Interamericana dei Diritti Umani una denuncia contro il Messico per i casi di tre vittime di femminicidio a Ciudad Juarez nello stato di Chihuahua. E’ questo il primo caso di violazione dei diritti umani delle donne che viene presentato a questo Tribunale internazionale. Karla Michel, avvocata che da cinque anni portata avanti il caso di una vittima di Ciudad juarez ed è attualmente consulente sui casi di violenza di genere presso l’Istituto delle Donne del Distretto Federale di Città del Messico, ha dichiarato che “finalmente le famiglie delle tre ragazze uccise avranno la possibilità di far valere i loro diritti in relazione alle svariate violazioni dei diritti umani commesse dal Governo messicano per non aver compiuto correttamente quanto era necessario”. La denuncia che sarà oggetto del lavoro della Corte si riferisce a tre casi di omicidio che sono stati presentati separatamente ma che sono fortemente correlati perché riguardano la sparizione e l’omicidio di tre giovani, tra cui due minorenni, tra il settembre e il novembre del 2001.
Nel documento con cui si rimanda il caso alla Corte, la CIDH ha motivato la sua decisione denunciando la negazione di giustizia, la mancanza di politiche di prevenzione degli abusi contro le donne, la colpevole volontà di non voler riconoscere l’esistenza, nello stato del Chihuahua, di una situazione di violenza contro le donne e le bambine e la mancanza di un risarcimento nei confronti delle famiglie delle vittime. Il documento precisa anche che il ricorso alla Corte si rende necessario nel momento in cui gli Stati che, come il Messico, hanno accettato di far parte di questa istanza internazionale, disattendono i principi sottoscritti. A Ciudad Juarez, le prime denuncie di femminicidio sono state fatte nel 1993 e per questo motivo la CIDH, che ha seguito molti di questi casi, ha potuto dare corpo alla denuncia di mancanza di una risposta delle autorità e al reato di negligenza nell’investigazione di questi omicidi.
Sarà questa la prima volta che un’istanza internazionale giudicherà i casi di femminicidio di Ciudad Juarez, dove, secondo le cifre ufficiali più di 352 donne sono state uccise negli ultimi 14 anni e sarà anche la prima volte che la Corte si occuperà di casi di violenza di genere.

Kenia
Crescendo di stupri

La violenza sessuale sta crescendo in Kenia, alimentata dalla violenza e dai disordini che sono seguiti alle controverse elezioni di dicembre. Lo staff dell’Ospedale delle Donne di Nairobi, uno dei centri di eccellenza nel trattamento dello stupro e delle violenze sessuali, ha riferito che da gennaio i casi di donne, adolescenti e bambine abusate è raddoppiato.
Rahab Ngugi, manager del centro ha affermato di aver ricevuto 140 casi; “normalmente accogliamo una media di 4 donne vittime di violenza al giorno; adesso la media è di 8-10 casi quotidiani e almeno la metà riguarda ragazze sotto i 18 anni”.

America Latina
Premio Casas de las Americas

Il prestigioso Premio letterario Casas de las Americas, che viene assegnato dal 1959, ogni anno e in differenti categorie, dall’omonima istituzione cubana è stato attribuito, nel 2008 a due scrittrici argentine, Laura Yasan (1960) con “La llave Marilyn” e Samanta Schweblin (1978) con “La furia de las pestes”, rispettivamente per i generi poesia e narrativa.

(18 marzo 2008)

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