Giovedi, 22/10/2009 - A conclusione delle giornate della Biofiera e dei prodotti biologici di qualità - promosse a Roma dalla Regione Lazio, Assessorato all’Agricoltura ed Assessorato al Bilancio, Programmazione economico-finanziaria e Partecipazione (insieme con l’Arsial), per il quarto anno consecutivo - un convegno ha fatto il punto sulla situazione della bio-agricoltura e delle prospettive economiche ad essa legate. La splendida cornice delle Terme di Caracalla ha contruibuito alla valorizzazione dei prodotti esposti nei vari stand. 'Agribio' è una manifestazione entrata a far parte, ormai a pieno titolo, degli eventi più importanti della Capitale. Cuore della giornata conclusiva, il dibattito sul tema “Agriforum Roma e Provincia: un’agricoltura di qualità”, nell’ambito del quale sono stati evidenziati i principali risultati raggiunti in questi anni dalla Regione Lazio nel campo degli investimenti in prodotti agricoli di qualità, agricoltura sociale, legislazione contro gli OGM e molto altro. “La Regione Lazio in questi anni - ha affermato con orgoglio l’Assessora Daniela Valentini - ha finanziato l’agricoltura con ben 80 milioni di euro, a favore di 600 nuove aziende agricole per lo più guidate da giovani e per il 40% da donne. Siamo l’unica regione d’Europa che ha assegnato il 12% del suo budget alla ruralità, promuovendo imprese di eccellenza, la cui qualità, oltre ad assicurare benessere e sostenibilità ambientale, produce profitto e competitività sul mercato. In particolare il nostro sforzo è stato rivolto all’agricoltura sociale, all’apertura di agri-nidi nei Casali dell’Agro Romano, gestiti da persone diversamente abili e marginali”. In particolare le donne rappresentano oggi un elemento trainante dell’agricoltura, molte di esse hanno infatti rilevato (anche grazie al sostegno regionale) le terre che un tempo appartenevano ai padri, fratelli, mariti e si dedicano a produzioni agricole classiche (olio, vino, latte di bufala) oltre che agli agriturismi, all’ippoterapia, all’agricoltura sociale con l’apertura dei casali rinnovati ai malati di Alzheimer ed alle persone in difficoltà". “Ho incontrato le donne che lavoravano le terre del Lazio - ha aggiunto l’Assessora - quando iniziai il mio mandato, sono state loro a darmi la forza, la voglia di esserci, nonostante tutte le difficoltà, perché le donne hanno sempre un grande orgoglio delle cose che fanno. L’importante è che l’agricoltura rimanga sempre all’interno di una regia complessiva, di un’azione di sistema strategica e funzionale”. Auguri dunque a questa manifestazione ed alle tante aziende, familiari e non, che hanno popolato la Biofiera e che rivitalizzano quotidianamente il patrimonio agricolo della nostra regione, contribuendo in modo decisivo alla conservazione di un inestimabile patrimonio culturale, economico e ambientale.
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