Login Registrati
Bioetica: appello sulla biologia sintetica

Bioetica: appello sulla biologia sintetica

A chiusura del primo convegno nazionale di studi, i relatori si rivolgono a Ministri salute, ricerca, ambiente e CNB

Giovedi, 15/04/2010 - Roma, 15 aprile 2010. Il primo convegno nazionale di studi sulla biologia sintetica, organizzato dal Centro di studi biogiuridici "ECSEL", si è tenuto oggi a Roma presso la Sala delle Conferenze di Piazza Montecitorio, con i relatori: Luca Marini, promotore del convegno e vice presidente del Comitato Nazionale per la Bioetica; Laura Ballerini, neurofisiologa nell'Università di Trieste; Andrea Carlino, storico della medicina nell'Università di Ginevra; Paolo Magni, bioingegnere nell'Università di Pavia; Stefano Nespor, direttore della Rivista giuridica dell'ambiente; Luigi Orsenigo, economista della Bocconi; Carlo Alberto Redi, biologo dello sviluppo nell'Università di Pavia. Il Convegno ha indirizzato un appello ai Ministri della Salute, dell'Istruzione, Università e Ricerca e dell'Ambiente, nonché al Comitato Nazionale per la Bioetica, evidenziando i problemi e le opportunità connessi allo sviluppo delle applicazioni della biologia sintetica. Nell'appello, i

relatori rilevano che le applicazioni della biologia sintetica, come quelle di altre nuove tecnologie, possono sollevare preoccupazioni di ordine bioetico, soprattutto sotto il profilo della sicurezza sanitaria ed ambientale, "rispetto alle quali va ribadito il primato dei diritti

fondamentali dell'uomo rispetto agli interessi della scienza e della società, conformemente alle indicazioni che emergono anche dai principali strumenti giuridici internazionali ed europei". Per tali ragioni, i relatori hanno chiesto l'adozione di "appropriate procedure di valutazione del rischio" nella prospettiva dello sviluppo di farmaci, vaccini e presìdi clinico-terapeutici, nonché della diffusione nell'ambiente di organismi prodotti o modificati mediante la biologia sintetica, "al fine di garantire un livello adeguato di biosicurezza, anche negli scambi internazionali".

Secondo i relatori, inoltre, il quadro normativo della biologia sintetica dovrebbe essere integrato mediante norme ad hoc in materia di etichettatura dei prodotti derivati dalla biologia sintetica (prodotti od ingredienti alimentari, mangimi, cosmetici e materiale tessile) e la revisione della disciplina del brevetto biotecnologico, per "assicurare che i vantaggi derivanti dalle applicazioni della biologia sintetica e la loro diffusione vadano anche a beneficio delle popolazioni dei Paesi che sono fonte primaria di diversità genetica". I relatori hanno chiesto anche il "primario supporto del Comitato Nazionale per la Bioetica" per favorire l'adozione di un codice di condotta per la ricerca in materia. Da ultimo, i relatori sollecitano lo sviluppo di un dibattito pubblico trasparente e multiculturale "sui cambiamenti che la biologia sintetica potrebbe indurre nel modo di concepire la vita", nonché l'incremento delle risorse pubbliche e private destinate a sostenere la ricerca fondamentale nei settori interessati dalla biologia sintetica.



Ufficio stampa di ECSEL: Alessandra Galamini di Recanati, tel. 3408933025







PRIMO CONVEGNO NAZIONALE SULLA BIOLOGIA SINTETICA

organizzato dal Centro di studi biogiuridici “ECSEL”

e dalla Cattedra Jean Monnet “Ad Personam” di biodiritto della Commissione Europea

Roma, 15 aprile 2010 – Sala delle Conferenze di Piazza Montecitorio



APPELLO AI MINISTRI FAZIO, GELMINI, PRESTIGIACOMO

ed al COMITATO NAZIONALE PER LA BIOETICA






PREMESSO



- che la biologia sintetica è il nuovo campo di ricerca scientifica e di innovazione tecnologica finalizzato a comprendere il funzionamento molecolare; a sinterizzare geni o proteine interamente o parzialmente artificiali; ad ideare o completare sistemi biologici, metabolici e di sviluppo ed a porre in essere nuove funzioni;



- che numerosi e diversi sono i settori interessati alla biologia sintetica, dalla produzione di biocarburanti, antinquinanti, tessili e cosmetici allo sviluppo di ingredienti alimentari, vaccini, presìdi diagnostici e nuove terapie,



IL CONVEGNO RILEVA



 

che le applicazioni della biologia sintetica, come quelle di altre nuove tecnologie, possono sollevare preoccupazioni di ordine bioetico, soprattutto sotto il profilo della sicurezza sanitaria ed ambientale, rispetto alle quali va ribadito il primato dei diritti fondamentali dell’uomo rispetto agli interessi della scienza e della società, conformemente al principio di precauzione ed alle indicazioni che emergono dai principali strumenti giuridici internazionali ed europei.


IL CONVEGNO EVIDENZIA



- Sotto il profilo della sicurezza sanitaria ed ambientale, si rende necessario avviare al più presto un’indagine sulle procedure appropriate di valutazione del rischio, al fine di fare emergere eventuali lacune nei criteri adottati dalla normativa vigente e di individuare gli interventi correttivi necessari. L’adozione di adeguate procedure di valutazione del rischio è rilevante soprattutto nella prospettiva dello sviluppo di farmaci, vaccini e presìdi clinico-terapeutici, mentre la diffusione nell’ambiente di organismi prodotti o modificati mediante la biologia sintetica rende impellente la previa valutazione delle incidenze ecologiche di lungo periodo al fine di garantire un livello adeguato di biosicurezza, anche negli scambi internazionali.



- Occorre garantire la tutela dei diritti dei consumatori mediante l’introduzione nell’ordinamento giuridico di norme specifiche in materia di etichettatura dei prodotti ottenuti dalla biologia sintetica (prodotti od ingredienti alimentari, mangimi, cosmetici e materiale tessile).



- Nell’ambito dei rapporti internazionali, occorre assicurare che i vantaggi derivanti dalle applicazioni della biologia sintetica e la loro diffusione vadano anche a beneficio delle popolazioni dei Paesi che sono fonte primaria di diversità genetica. A tal fine, si rende necessaria l’introduzione di norme adeguate in materia di puntuale descrizione dei contenuti e dello scopo dell’invenzione oggetto della domanda di brevetto, anche al fine di definire la portata della tutela brevettuale.



- L’adozione di un quadro normativo e l’attuazione di un sistema di gestione delle responsabilità deve essere accompagnato dall’elaborazione, con il primario apporto del Comitato Nazionale per la Bioetica, di un codice etico di condotta per la ricerca in materia di biologia sintetica.

IL CONVEGNO SOLLECITA



- Lo sviluppo, nell’ambito della società civile, di un dibattito pubblico trasparente ed interculturale sul tema della biologia sintetica e sui cambiamenti che essa potrebbe indurre nel modo di concepire la vita ed i comportamenti quotidiani.



- L’incremento delle risorse finanziarie pubbliche e private a sostegno della ricerca fondamentale nei settori interessati dalla biologia sintetica, al fine di consentire l’avanzamento delle conoscenze in ordine alle problematiche emerse dal convegno e ad altre attualmente non prevedibili.

Lascia un Commento

©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy - Cookie Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®