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Biodiversità: protezione della natura o intralcio all’economia?

Biodiversità: protezione della natura o intralcio all’economia?

Sondaggio di settembre - Noi tutti abbiamo una responsabilità morale nei confronti della terra e delle generazioni future

Rosa M. Amorevole Lunedi, 25/10/2010 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Ottobre 2010

Per biodiversità si intende l'insieme di tutte le forme viventi, geneticamente dissimili e degli ecosistemi ad esse correlati. Quindi implica tutta la variabilità biologica: di geni, specie, habitat ed ecosistemi. L’anno 2010 è stato dichiarato dall’ONU l’Anno internazionale della biodiversità, con l’obiettivo – derivante da un accordo tra i Governi - di ridurre il tasso di perdita di tale condizione. Le risposte che abbiamo raccolto sembrano concordare sull’importanza della tematica ambientale nella vita delle persone, tanto da rendere necessario il ripensamento dei modelli economici di sviluppo. In nessun caso (0%) sembra si possa parlare di “lusso”.

Tanto da essere disponibili anche a cambiare il proprio comportamento di consumo: “raccolta differenziata, lampadine a risparmio energetico,cosmesi bio-ecologica e, quando posso, detersivi e prodotti biologici”, rinunciando anche “ all’automobile” privilegiando “le merci in confezioni ecologiche e a chilometro zero”. Si può fare a meno di “ tanti oggetti non indispensabili e ad abitudini dannose (per noi e per l'ambiente)”, “ai ninnoli che si acquistano per noia”, dell'esasperazione tecnologica.., della disponibilità tutto l'anno di qualsiasi tipo di frutta o verdura, ..; ognuno nel suo piccolo deve ridimensionare i consumi, ma soprattutto gli sprechi”.



C’è poi chi vorrebbe condividere questo interesse, anche per far di meglio. C’è poi chi manifesta una certa difficoltà ad abbandonare lo stile di vita tenuto: “ La lavatrice, la lavastoviglie, illuminazione notturna,.., le vedo come soluzioni per poter vivere senza distruggermi di fatica”.



Ma la biodiversità della vita, come affermano gli accordi internazionali sottoscritti, ha un valore di per se stessa e noi tutti abbiamo una responsabilità morale nei suoi confronti.

La biodiversità ha anche una grande importanza economica.



La sua presenza ha un valore estetico, garantisce il consolidamento dei terreni, l’eliminazione dei rifiuti, la regolamentazione dell’acqua e del bilancio idrico, la produzione di sostanze farmaceutiche, la garanzia della qualità degli alimenti, il controllo delle infestanti e dei parassiti, mitiga l’impatto di situazioni estreme (come ad esempo la siccità).

Cause della perdita della biodiversità sono: il cambiamento dello sfruttamento agricolo, la frammentazione degli ambienti, l’urbanizzazione del paesaggio e lo sparpagliamento degli abitati, l’alterazione del bilancio idrico, il cambiamento dello sfruttamento forestale, l’eutrofizzazione degli ecosistemi, i mutamenti atmosferici, i mutamenti climatici, le sostanze ad azione endocrina, l’inquinamento luminoso dell’ambiente, il turismo e le attività del tempo libero, le specie invasive.

Date cause ed effetti, perché non fare qualcosa per favorirla? I siti di promozione della biodiversità riportano talvolta anche “consigli utili” per modificare i propri comportamenti di acquisto a tavola (scegliendo le produzioni biologiche e le varietà locali), per il giardino (coltivando piante autoctone, disponendo nidi artificiali che offrano protezione e possibilità di riproduzione ad api ed uccelli) o per il tempo libero (nei parchi giochi inserire elementi naturali che consentano ai bambini di andare da soli alla scoperta della natura).



Il costo economico della mancata attenzione alla biodiversità ammonta a diversi miliardi di dollari all’anno ed una grave ipoteca per lo sviluppo della vita delle generazioni future. Nel lungo tempo, dunque, il vero intralcio allo sviluppo dell’economia.



(25 ottobre 2010)



 

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