Non ci sarebbe niente da ridere con i tempi che corrono ma con lei si ride comunque. Torna in scena Grazia Scuccimarra con il suo nuovo, irresistibile spettacolo “belladentro (fuori non ce l’ho fatta)” dal 3 al 21 novembre al Teatro dei Satiri di Roma.
Sì, perché Grazia è una che ancora si sorprende, che si indigna, che si arrabbia e che soprattutto non si rassegna. Nonostante il tempo che passa - e ne è passato - lei è ancora lì in piazza, in strada, in teatro, ovunque si formi un grumo umano che parla e straparla di sé e degli altri. Lei è sempre lì a protendere verso l’alto le braccia appesantite da striscioni e cartelli di protesta. Ma è la stessa che corre ai fornelli come le donne di un tempo di cui, da sempre, ride e sghignazza, ma che ama e ammira con tutto il cuore. Perché la sua Donna è perfetta, sa fare tutto, arriva a tutto: è manager e casalinga, madre e amante, antica e moderna. Per questo, di fronte allo spettacolo deprimente che la società civile e politica sta dando di sé, la delusione dell’autrice è profonda e dolorosa. Lei è una sognatrice irriducibile ma ha i piedi ben radicati a terra: non può non vedere che fine ha fatto la sua amata idea di Donna, che ne è della politica e della società. Vede benissimo. Vedeva già trent’anni fa quello che sarebbe successo di lì a molto... Ma anziché girare le spalle e fregarsene una volta tanto, lei guarda e morde, indica e punge, strilla e accarezza e ride, ride e ancora ride di sé e degli altri.
Musiche di Pino Cangialosi e Grazia Scuccimarra, scena di Gennaro Ruvo e Paola Soldini, luci di Angelo Ariani - dal martedì al sabato ore 21.00 – domenica ore 18.00– lunedì riposo
Grazia Scuccimarra è scrittrice, attrice e regista teatrale. Laureata in Giurisprudenza all’Università La Sapienza di Roma, ha insegnato per 30 anni Diritto ed Economia. Dal 1990 al 1995 è stata consigliera comunale a Teramo. A 17 anni scriveva di calcio sul Corriere dello Sport. Ha iniziato la sua carriera teatrale a Roma al Folkstudio, storico locale di Trastevere, trampolino di tanti cantanti come De Gregori e Venditti. Nel 1979, sposata e con due figli, affittò il teatro Il Leopardo, sempre in Trastevere, ed esordì con Successo, satira sui modi impiegati per arrivare al successo. Da quel momento di testi ne ha scritti e rappresentati 25, l’ultimo, appunto, belladentro. Ha ricevuto tanti riconoscimenti, fra cui il Premio della Società Dante Alighieri per la Cultura e, a lei molto caro, il Premio Paolo Borsellino per la Legalità.
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