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Basta! Una canzone contro la violenza sessiste - di Laura Guidetti

Basta! Una canzone contro la violenza sessiste - di Laura Guidetti

Un progetto musicale di Ivano Malcotti, Davide Piero Runcini, Giulia Eleonora Musso e GLAM Quartet presentato in prima nazionale a Sori (Ge) in colaborazione con il Centro Antiviolenza Mascherona

Martedi, 03/03/2020 - "Questa sera ti ho sfidato/ho raccolto le mie botte/ti ho sputato sulla faccia/con le ossa ancora rotte", questo brano è il cuore della canzone Basta!, un testo che è anche un progetto musicale in cerca di fondi per essere inciso e poter essere diffuso via radio e podcast.
L'idea di scrivere una canzone per sensibilizzare e riconoscere che dalla violenza maschile si può uscire nasce dalle numerose confidenze raccolte da un operatore sociale, che per lavoro presta aiuto e sostegno a domicilio. Entrando nelle case per affrontare insieme i problemi di salute delle persone, aiutandole a gestire le difficoltà materiali e psicologiche che concorrono nella malattia, si creano relazioni di intimità tali che spesso permettono di rivelare ciò che non si riesce a confessare ad altri e nemmeno a se stesse. È così che ad Ivano Malcotti è capitato di ascoltare tante storie di violenza domestica, nascosta nelle quattro mura di casa nel territorio della provincia genovese, scoprendo che il segreto è per molte donne una linea invalicabile tra la condizione di maltrattamento quotidiano e la possibilità di riprendere il controllo sulle proprie vite. Nonostante gli sforzi delle diverse agenzie impegnate nel contrasto alla violenza maschile - Enti Locali, forze dell'ordine, magistrati, operatori e operatrici dei pronto soccorsi, associazioni e Centri Antiviolenza - la realtà del nostro territorio resta molto disomogenea quanto a distribuzione delle risorse e capillarità degli interventi, e la solitudine delle donne rimane uno dei problemi che restano fuori dalle agende delle politiche sociali dei decision makers locali e nazionali. Una delle conseguenze della violenza subita e, frequentemente, una condizione indotta dall'uomo maltrattante è infatti l'isolamento sociale, a causa del quale la donna che subisce controllo e abusi perde fiducia in sé e nelle proprie risorse personali. A questo si aggiunge la paura di non essere creduta né capita, come se solo e unicamente a lei possa succedere di essere l'oggetto dello sfogo e dell'aggressività del partner. Anche per questo le storie di vita di molte donne raccontano di maltrattamenti reiterati negli anni e della incapacità di vedere una via d'uscita. Sono questi i due aspetti che hanno colpito la sensibilità di Malcotti, che nella vita è anche poeta e drammaturgo, co-autore assieme alla giornalista Monica Lanfranco della pièce teatrale Manutenzioni - uomini a nudo un progetto di teatro sociale nel quale protagonisti sono i maschi e le loro parole su virilità, sessualità, violenza. Da tempo il movimento delle donne, nella molteplicità delle forme in cui è presente praticamente in tutti i paesi del mondo, afferma che la violenza maschile è un problema degli uomini, ma è raro che siano degli uomini a riconoscerlo pubblicamente. Chi lo ha fatto recentemente è il giornalista Antonio Caprarica, nella trasmissione Quelli che il calcio, il quale, dopo il siparietto di alcuni commentatori maschi uniti nel dileggio della tennista Maria Sharapova, è intervenuto dicendo: "Adesso qui parla una tribù di maschi, depressi e repressi. Di questa donna capace di incutere terrore per la sua forza fisica e per il suo appeal sessuale. La stanno demolendo. Invece no: viva la Sharapova". Un atto di coraggio applaudito sui social dalle donne, ma deriso e stigmatizzato da tanti uomini che proprio non riescono a riconoscersi come appartenenti al genere che può picchiare, violentare e uccidere gli esseri umani del genere differente.
Malcotti da parte sua ha percepito l'urgenza di tradurre in azione concreta la responsabilità che attraverso quelle confidenze gli è stata affidata: non si è limitato a scrivere il testo di una ballata, oltre a ciò ha cercato la collaborazione delle responsabili di un centro antiviolenza, perché la canzone possa diventare veicolo di informazione e orientamento per tutte le donne che si potranno riconoscere nella vicenda narrata, e al tempo stesso fare promozione a favore del ruolo dei centri antiviolenza, fondamentale per le sopravvissute per costruire percorsi di libertà e autonomia sostenute da altre donne.
Il CAV Mascherona di Genova ha condiviso il progetto, e in occasione dell'otto marzo Basta! potrà essere ascoltata in prima nazionale a Sori (GE), musicata da Davide Piero Runcini e cantata da Giulia Eleonora Musso accompagnata dal GLAM Quartet di Clarissa Leonardini, Maria Cozzani, Maria Valentina Montuori, Giulia Gatti, all'interno del programma di eventi organizzati dal Comune del Golfo Paradiso per celebrare la giornata internazionale delle donne.
Laura Guidetti




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