Libri - Francesca Brezzi dimostra come "la partecipazione a questo movimento, fu per molte artiste una sfida allo spirito di abnegazione e un atto convinto di distruzione e smantellamento di stereotipi sulla donna"
Forgione Barbara Mercoledi, 13/05/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Maggio 2009
Questo libro (‘Quando il futurismo è donna. Barbara dei colori’, Mimesis, Milano 2009), piccolo per dimensioni ma grande nell’intento, offre un’avvincente spiegazione dell’adesione, da parte di tante donne, ad una corrente come il futurismo caratterizzato da un forte tasso di provocazione rispetto al suo tempo.
L’autrice, Francesca Brezzi, dimostra come la partecipazione a questo movimento, fu per molte artiste una sfida allo spirito di abnegazione e un atto convinto di distruzione e smantellamento di stereotipi sulla donna .
Tali gesti eversivi e antipassatisti – tuttavia - non furono elaborati in prima persona dalle donne, ma ricevuti a volte passivamente, e ciò determinerà le equivocità, spesso le posizioni conciliative ed appiattite all’ideologia maschilista. Le donne furono, comunque, protagoniste scrivendo, partecipando e dando vita anche a linguaggi nuovi, a forme artistiche inconsuete, dal momento che il fine ultimo per molte era uscire da “una stanza tutta per se” e conquistare uno spazio molto più grande.
L’autrice, nella seconda parte del libro, affronta una figura particolare di donna - ribelle ed artista anticonformista -, Barbara, nata come futurista e poi approdata ad esiti molto diversi come il movimento pacifista e il femminismo, in empatica vicinanza con i testi di Luce Irigaray. La vita di Barbara è ricca - l’autrice dice prismatica - di grandi esperienze e dinamica - in senso metaforico e reale -: importanti i suoi viaggi in Giappone, terra di Hiroshima, cui donò la sua opera, l’Albero della Pace, e in Canada, nelle “terre oltre il mondo”, dove conobbe gli indiani d’America e la loro arte. Il risultato di una lunga vita sarà un’identità conquistata solo dopo un percorso attraverso labirinti pieni di cambiamenti, arresti e silenzi. Il segno che Barbara assume come un paradigma è un antico canto Navajo: tutto quello che sei tu/donna/ricordatelo/perché se lo dimentichi/tutto tornerà a volare/nel vento. Un modello di donna che si offre come esempio per il futuro e ricchezza del passato.
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