Domenica, 25/06/2023 - In questi giorni si è concluso il progetto “Stranger Things” realizzato grazie al bando del MIC e del MIM, organizzato dalle insegnanti Paola Bianchi e Mariangela Gagliardi della scuola Capofila IC Fucini di Monteroni d'Arbia, la cui Dirigente è Maria Donata Tardio, con la partecipazione di tutti gli insegnanti della scuola e da Straligut Teatro con la Direzione Scientifica di Paola Dei e la partecipazione di Franco Vigni, Anna Amato, Silvia Folchi, Alice Bellini e il coordinamento di Carmen Sessa.
Il progetto che si è esteso anche all'IC Papini di Castelnuovo Berardenga la cui Dirigente è Maria Antonia Manetta, è iniziato a gennaio 2023 ed ha stimolato molteplici interessi nei ragazzi che hanno partecipato, permettendo loro di conoscere il linguaggio audiovisivo e, allo stesso tempo, acquisire la possibilità di integrare il lavoro con le materie curriculari. Con questo tipo di progetti i ragazzi acquisiscono competenze trasversali spendibili poi in tutti gli ambiti disciplinari.
Dialogo, confronto, emozioni e idee sono stati gli strumenti principali che hanno animato i laboratori con i ragazzi. La Referente Scientifica Paola Dei ci dice che i ragazzi hanno mostrato fin da subito curiosità e interesse facendosi coinvolgere con grande entusiasmo. Un encomio va anche agli insegnanti della scuola primaria per aver portato avanti classi capaci di rispondere in maniera appropriata alle proposte presentate. “Non meno interessante è stato il percorso con i ragazzi della scuola media che, durante le mie lezioni, hanno avuto modo di lavorare anche sugli aspetti pedagogici e psicologici. É fondamentale infatti, soprattutto nella società attuale che gli allievi vengano educati al rispetto, alla reciprocità e allo stesso tempo alla individualità in quanto ciascuno di noi è un essere a se stante ma, come sostiene il principio fondamentale della Psicologia della Gestalt, insieme riescano a realizzare qualcosa che è più della somma delle singole parti. Per quello che mi riguarda, fin dalle prime lezioni, grazie ad una importante Teoria di Personalità per la quale ho avuto uno dei più grandi maestri internazionali unita alla pedagogia dell'audiovisivo, ho teso a scoprire i talenti di ognuno per poterli indirizzare verso uno dei ruoli a loro più consoni.
Senza questo passaggio la scelta del ruolo diventa effimera o dettata da proiezioni di chi si trova a lavorare con loro. É stato importante seguire questo metodo perché anche negli altri laboratori successivamente è stato seguito questo procedimento che ha permesso di coinvolgere i ragazzi e portare a termine il lavoro realizzando i cortometraggi. Ho trovato i ragazzi concentrati, desiderosi di conoscere e fare. In una delle classi abbiamo realizzato anche lo Storyboard dove sono stati affrontati temi importanti inerenti la prevenzione. Poi i ragazzi si sono voluti cimentare nuovamente scrivendo una nuova storia. Sono rimasta sinceramente senza parole nel trovarli così silenziosi certe volte e capaci di portare avanti il lavoro in autonomia. Ho potuto vedere gli altri lavori soltanto pochi giorni prima della fine della scuola a causa dei tempi stretti, ma certamente il percorso è stato importante e si è rivelato una guida preziosa per stimolarli a riflettere sul proprio agire”. Il lavoro è stato importante anche per far conoscere ai ragazzi molte delle professioni del cinema per le quali non è richiesta una laurea, che non tutti possono permettersi per svariati motivi. Una scuola attiva e innovativa dunque ricca di esperienze significative.
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