Azzurro: giovedì 29 settembre 2016 alla Sala Comunale d’Arte di Trieste mostra personale della fotografa-artista Olga Micol
Giovedì 29 settembre 2016 alle ore 19 alla Sala Comunale d’Arte di Trieste (piazza Unità d’Italia 4) avrà luogo l’inaugurazione della personale della fotografa-artista Olga Micol intitolata Azzurro, che sarà presentata sul piano critico dall’arch. Marianna ACCERBONI. In mostra un’affascinante serie di foto recenti, rielaborate in fase di post-produzione e dedicate al tema del mare e della Barcolana. Fino al 23 ottobre (orario tutti i giorni 10 · 13 e 17 · 20).
Azzurre, come un algido sogno, che t’invita a entrare in un territorio di mare e di Bora, di vento nordico e d’intuizioni fantastiche, che la fotografa-artista Olga Micol ti porge sempre con un sorriso. Così sono le sue foto, naturali e sofisticate al tempo stesso - scrive Marianna Accerboni - forse perché colgono con amore alcuni attimi di un territorio di grande bellezza e suggestione, come quello di Trieste.
L’esperienza e l’abilità tecnica supportano da anni quella sua capacità innata di cogliere l’attimo e l’anima dei luoghi. Inanimati perché vi è assente la presenza umana, ma animati invece da quel soffio di vita che intuisci in un’immagine quando chi la realizza vuole avvolgerti nelle proprie intuizioni di luce e di azzurro. Scenografie naturali, in cui la sensibilità del fotografo può aggiungere molto, un racconto nel racconto. Ed ecco il cerchio di barche che si raccolgono come petali di una margherita intorno a un mare circolare, lasciando intravedere il tappeto di verde che scendendo dal Carso tocca quasi i flutti. Oppure le montagne innevate, che in certe giornate limpide sembrano sprofondare nel mare, come enormi, inqueti o inquietanti iceberg, mentre la bora raggela le onde e sullo sfondo si protende sull’acqua, con la sua adamantina bellezza, la silhouette del Castello di Miramare.
E poi c’è l’azzurro Barcolana. Una visione raffinata e dinamica della regata più affollata del Mediterraneo, di cui la Micol offre al fruitore uno spettacolo di grande impatto, un esercito di vele bianche che iniziano ad avanzare compatte e all’unisono al segnale di partenza.
Con grande eleganza e, a volte, l’uso audace di tecniche non diffuse - conclude Accerboni - l’artista interpreta in modo molto personale e accurato il territorio, dipingendo con l’obiettivo la luce fine e l’anima cromatica dei luoghi, traducendoli in effetti scenografici e coup de théâtre di sottile potenza, sottolineati da iperboli e controluce di grande bellezza.
Olga Micol è stata insignita dell’onorificenza A.F.I.A.P. Artiste de la Federation Internationale de l’Art Photographique, è stata invitata a partecipare alla 54° Biennale di Venezia Padiglione Italia Biennale Diffusa, con relativo catalogo ed è stata insignita del titolo di storico della fotografia da Silvano Bicocchi, direttore della rivista culturale Agorà di Cult della F.I.A.F. (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche).
È stata selezionata dalla F.I.A.F. per la manifestazione Tanto per Tutti, nel cui ambito ha partecipato, con la collaborazione dell’A.I.A.S. (Associazione Italiana Assistenza Spastici) a due personali itineranti e a una collettiva al Centro della fotografia d’autore di Bibbiena, corredate da due volumi fotografici, uno nazionale e uno regionale.
Ha partecipato a numerosissimi concorsi internazionali F.I.A.P., meritandosi tre medaglie d’oro in Italia, Serbia, Bulgaria, quattro menzioni d’onore in California, Serbia, Cina e Spagna e molti altri premi in Italia e all’estero.
Nel 2015 ha vinto la Coppa Carmen Crepaz all’interno del 35° Trofeo Internazionale Andrea Pollitzer.
Ha iniziato a fotografare in digitale ben 17 anni fa e ha al suo attivo più di 40 mostre personali, più di 20 volumi fotografici e numerose collettive, tra le quali due in Messico, dov’è stato proiettato un suo video sul Porto Vecchio di Trieste, e numerosi articoli su quotidiani e mensili.
Grande viaggiatrice, nel 2005 è stata due mesi nello Sri Lanka, come volontaria in una missione italiana, e in India (Ladakh e Kashmir). Nel 2010 ha passato tre mesi a fotografare in Australia, Nuova Zelanda e Cina.
Ha realizzato video fotografici in tutto il mondo (Europa, Asia, Africa e Oceania).
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