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Azioni concrete

Azioni concrete

Ancona, Chieti e Napoli - Iniziative per i congedi parentali, contro la violenza e per educare a comprendere e riconoscere gli stereotipi di genere.

Redazione Martedi, 28/04/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Aprile 2009

Ancona

Guida ai congedi parentali


Pubblicata la Guida ai congedi parentali e servizi per la conciliazione lavoro famiglia. La conciliazione consiste in quelle azioni e interventi aziendali e delle pubbliche amministrazioni per favorire una maggior qualità della vita lavorativa e di quella familiare di donne e uomini.



“Le difficoltà a conciliare impegni quotidiani e tempi di lavoro sono ogni giorno crescenti. Le esigenze dei figli, la presenza di anziani da accudire, i tempi dei trasporti e della mobilità urbana, gli orari dei servizi non sempre compatibili con quelli del lavoro: tutto questo determina problemi che incidono non solo sulla qualità della vita delle persone, ma anche sull’organizzazione delle imprese. Infatti un posto di lavoro poco compatibile con le esigenze familiari determina maggiore assenteismo, turn-over del personale più frequente e, in generale, un clima lavorativo meno sereno e motivato”. Si legge nella nota relativa alla pubblicazione.



“Molto spesso per le imprese affrontare i temi della conciliazione può esser un vantaggio, anche in termini di minori costi e maggiore produttività. Infatti una impresa che offre tempi e modalità di lavoro più conciliabili impatta meno sul proprio tessuto sociale: contribuisce cioè a ridurre il ricorso a servizi pubblici, la mobilità nelle ore di punta, lo stress nelle famiglie e anche questa è RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA.”




Si parte dalla considerazione che gli asili nido sono carenti; le famiglie si rivolgono, se possono, ai nonni, alla baby-sitter, agli asili privati, oppure sacrificando il lavoro della donna, che è nella maggior parte dei casi quello che produce minor reddito.



La legislazione italiana ci aiuta attraverso due importanti normative:



> la Legge 53 dell’8 marzo del 2000, che dovrebbe promuovere la diffusione delle nuove modalità organizzative e gestionali dei tempi di lavoro, legge che deve essere pensata per la famiglia e la società nella sua interezza;



> il D.lgs 26 marzo 2001 n. 151 “Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e di sostegno della maternità e paternità”.



Voluta dalle Consigliere di Parità della Provincia di Ancona (Patrizia Barigelletti -Consigliera di parità effettiva- e Rosanna Nichilo -Consigliera di parità supplente-) in collaborazione con le Consigliere di Parità della Regione Marche, la guida illustra la normativa sopra citata e fornisce informazioni utili sulle strutture attive nel territorio provinciale, per rispondere ai fabbisogni di genitori, dell’infanzia, dell’adolescenza, degli anziani e dei disabili.





Chieti

“proviAMOci insieME

Inaugurato presso la sede provinciale del Comitato della Croce Rossa di Chieti il Centro Antiviolenza“proviAMOci insieME”. Frutto dell’impegno della Consigliera di Parità della Provincia di Chieti, Giovina Tomassi, e del Commissario Provinciale della Croce Rossa di Chieti, Gabriele Perfetti, il Centro è nato per offrire aiuto e risposte concrete ai bisogni delle donne vittime di violenza, fenomeno sempre più grave e drammatico come dimostrato dai dati ISTAT relativi alla regione Abruzzo, che registrano un incremento dei casi. Professioniste volontarie offrono gratuitamente servizi di accoglienza, consulenza, sostegno psicologico, assistenza legale, garantendo l’anonimato. Inoltre è disponibile materiale informativo in diverse lingue. Questa è una delle azioni, realizzate a seguito del decreto antistupro del 20 febbraio 2009, che si inscrive in un piano più ampio comprendente lo sportello legale “Diamo una mano a tutti”, Corsi specialistici per riconoscere, prevenire e gestire la violenza in collaborazione con il Corso di laurea in Scienze per l’investigazione e la sicurezza dell’Università degli studi di Perugia, servizi di tutela e lezioni di autodifesa. (I. F.)





Napoli

Chi è il maestro del lupo cattivo?




Sconvolgenti campagne pubblicitarie vengono portate avanti da diverse aziende (ad esempio Relish, ma anche Guinness, Playboy, Calendario Pirelli…). La campagna Relish, in quanto in contrasto con gli articoli 9 e 10 del Codice Autodisciplina della Comunicazione Commerciale, è stata attaccata dalle istituzioni e da associazioni di Napoli e Roma. Grazie alla tempestiva denuncia dell’Assessorato alle Pari Opportunità della Provincia di Napoli e la segnalazione del Dipartimento Pari Opportunità, è stata cancellata: una vittoria delle donne contro i messaggi che istigano alla violenza. È indispensabile diffondere iniziative che portino ad una “conoscenza profonda rispetto ai linguaggi della comunicazione”, nelle scuole, nelle persone che si occupano professionalmente di comunicazione, nella cittadinanza. Per questo, dopo Castellammare di Stabia, la mostra fotografica itinerante di Ico Gasparri “Chi è il maestro del lupo cattivo?” è giunta a Napoli, organizzata dalla Consigliera di Parità della Provincia di Napoli Luisa Festa in collaborazione con l’Assessorato alle Pari Opportunità e la Commissione Provinciale Pari Opportunità.

Realizzata presso l’Accademia delle Belle Arti di Napoli l’esposizione ricostruisce “le immagini effimere che tutti i giorni, per vent’anni, sono passate sotto gli occhi dei cittadini – uomini e donne, bambini e bambine, adolescenti e adulti – lasciando tracce più o meno profonde sulle loro coscienze e condizionando, in varia misura in ognuno di noi, la formazione della propria idea della donna”. La donna oggetto, consumabile, commestibile, in centinaia di corpi femminili esposti, utilizzati nell’indifferenza generale da una comunicazione invasiva e stereotipata che produce e coltiva “una cattiva idea della donna e dell’uso che se ne può fare”.



“Molto c’è ancora da fare per contrastare gli stereotipi dell’immagine della donna che la vuole sottomessa ad una cultura patriarcale che priva le donne della loro autonomia e integrità . Pertanto vanno rafforzate le norme, gli istituti e i codici che tutelano i principi di pari opportunità e agiscono contro ogni forma di discriminazioni a partire dalle discriminazioni di genere” afferma il comunicato stampa dell’iniziativa. Il lavoro espositivo è stato accompagnato da laboratori in licei e istituti, tenuti dall’autore. Una sezione di immagini è visibile sul sito www.icogasparri.net







(28 aprile 2009)

 


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