Maristella Lippolis Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Maggio 2007
Il problema della conciliazione tra il tempo del lavoro e quello della cura persiste al centro dell’attenzione di molte Consigliere di parità. Ora che la legge 53 del 2000 ha fornito il supporto normativo per una conciliazione possibile, e anche per incentivare la condivisone del lavoro di cura da parte degli uomini, resta aperta la grande questione della sensibilità delle aziende, che ancora troppo spesso ignorano anche le opportunità di finanziamento offerte loro dalla legge. Per cercare di porre rimedio a questo annoso problema, che è anche di tipo culturale e di politica della gestione delle risorse umane, le Consigliere di parità della Provincia di Torino Laura Cima e Ivana Melli hanno messo a punto una serie di proposte presentate all’interno del convegno“ Innovazione e conciliazione – nuove soluzioni organizzative”. Al convegno hanno partecipato la Sottosegretaria al Ministero della Famiglia, Chiara Acciarini, l’Assessora Pari Opportunità Aurora Tesio e Giuseppina De Santis, Assessora Attività Produttive della Provincia di Torino. Molte le idee in campo: a partire da una campagna di informazione e sensibilizzazione, a “formule di accompagnamento” per rendere più facile le fasi della progettazione e di accesso alle fonti di finanziamento. Sono state inoltre proposte iniziative per creare un clima culturale favorevole alla conciliazione attraverso la valorizzazione delle buone prassi aziendali: verrà quindi lanciato un marchio “Azienda amica delle mamme e dei papà” e un premio annuale “Donna innovazione e conciliazione”, riservato a donne che, in ruoli di management, abbiano saputo innovare integrando le politiche di genere nella gestione organizzativa.
“Conciliazione vuol dire permettere a donne e uomini di vivere meglio lavoro e responsabilità familiari e di prevenire le discriminazioni e i processi di esclusione nelle aziende, come il mobbing e l’auto licenziamento – spiega la Consigliera di Parità Laura Cima -. Al tempo stesso è elemento di innovazione nella gestione delle risorse umane, che può contribuire a migliorare l’immagine interna ed esterna dell’impresa stessa. Per questo ci impegniamo, nel ruolo di Consigliere di Parità, ad attivare il tavolo di conciliazione e innovazione con il coinvolgimento di parti sociali e istituzioni”. Intanto è in preparazione un opuscolo promozionale, rivolto alle imprese, per sensibilizzarle circa i vantaggi dell’introduzione di elementi di conciliazione nella gestione delle Risorse Umane.
(2 maggio 2007)
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