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Auser, Osservatorio PO a Milano: 'Donne resistenti'

Auser, Osservatorio PO a Milano: 'Donne resistenti'

Mercoledì 23 settembre a Milano “Donne resistenti” iniziativa dell’Osservatorio Pari Opportunità di Auser Nazionale

Lunedi, 14/09/2015 - Mercoledì 23 settembre 2015 dalle ore 14,30 alle 18,30 a Milano presso la Fondazione della Memoria della Deportazione in via Dogana 3, si terrà il convegno nazionale

“Donne resistenti: di ieri, di oggi e di domani”

organizzato dall’Osservatorio Pari Opportunità di Auser Nazionale in occasione del settantesimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo.

In una videointervista Lella Brambilla (Auser Lombardia) e Vilma Nicolini (responsabile Osservatorio Pari Opportunità Auser nazionale) illustrano le ragioni dell'iniziativa.

Durante la lotta di Liberazione dal nazi-fascismo le donne partigiane sono state 35.000, quelle che sono state arrestate e torturate 4.653, le deportate 2.750, fucilate o impiccate 2812. Sempre secondo i dati dell’Anpi Nazionale le donne cadute in combattimento sono state 1070. In 19 hanno ottenuto la medaglia d’oro.

Fanno riflettere questi numeri che parlano di donne resistenti e di un ruolo ampio e fondamentale nella Resistenza. Eppure si parla poco di loro, tanto da essere definita una “Resistenza taciuta”. Ma non è solo questo. Durante il fascismo Insieme alla soppressione dei partiti politici e dell’associazionismo, vennero represse tutte le forme di attivismo femminile e nel 1926 le uniche organizzazioni riconosciute erano i movimenti femminili fascisti e cattolici. Malgrado la soppressione di tutte le forme di attivismo delle donne e l'esaltazione delle virtù femminili propagandate dal ventennio fascista, legate unicamente ai ruoli di moglie e madre, le donne contribuirono in massa al riscatto di un intero popolo, costruendo una rete tra le staffette, le militanti e le partigiane. Le donne furono espulse dalle fabbriche dopo la prima guerra mondiale perché quel lavoro non era conciliabile con la loro attività principale: quella riproduttiva. L'unico lavoro che potevano svolgere era quello di cura ed il lavoro nei campi; ma proprio con la guerra le donne conoscono una nuova libertà.

Per ricordare queste donne di ieri e parlare delle tante donne impegnate nelle nuove “resistenze” di oggi, l’Osservatorio Pari Opportunità di Auser Nazionale in collaborazione con l’Anpi e la Fondazione Memoria della Deportazione organizza per il 23 settembre a Milano il Convegno Nazionale “Donne Resistenti, omaggio alle donne resistenti di ieri, di oggi e di domani”.



I lavori verranno aperti da Vilma Nicolini, responsabile dell’Osservatorio P.O di Auser e il saluto di Massimo Castoldi direttore dalla Fondazione memoria della deportazione.

Seguono gli interventi di: Eleonora Belloni, ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali dell’Università di Siena su “La Resistenza delle donne inizia dalla prima guerra mondiale”; Irene Magistrini della Casa della Resistenza di Verbania che parlerà su “La Repubblica partigiana dell’Ossola, 43 giorni di libertà”; Mimma Sprizzi, presidente di Auser di Gioia Tauro interverrà su “Teresa Gullace: la Resistenza come disobbedienza civile durante il fascismo”; Giacomina Castagnetti dell’Auser Castelnuovo Monti, ANPI Reggio Emilia. “Testimonianza diretta di una partigiana di pianura”; Rita Innocenti assessora alla cultura e alle pari opportunità interverrà su “la storica resistenza delle donne”.



Programma

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