Lunedi, 20/04/2009 - Associazione “Progetto di Vita – Io Donna”
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Leggiamo tutti i giorni sui giornali notizie in merito all’ingigantirsi di una crisi economica senza precedenti, di come essa mieta numerosissime vittime, colpendo dolorosamente le famiglie .
Le conseguenze sono spesso devastanti .
Ne sono testimonianza reale, al di là di quanto viene riportato dai giornali, le file sempre più lunghe di persone in attesa di ricevere il pasto presso le mense dei poveri.
Si evidenzia, con profonda chiarezza, come l’introduzione incontrollata dell’euro abbia provocato inesorabilmente problematiche irrefrenabili soprattutto a quanti percepivano uno stipendio che, seppur modesto, consentiva loro, quando era in vigore la lira, di far fronte dignitosamente ai bisogni principali del vivere giornaliero.
Non si può negare, giunti a tali drammatiche conseguenze economiche , che l’introduzione incontrollata dell’euro ha provocato la perdita del valore d’acquisto del denaro che appare dimezzato e, nel contempo, si riscontra il dimezzamento del potere di acquisto degli stipendi ; mentre , d’altro canto, i prezzi dei beni di consumo, anche quelli primari , sembrano essersi duplicati .
E’ come se si fosse riversato un fiume in piena sui cittadini e, soprattutto, su quanti, prima dell’introduzione dell’euro, vivevamo dignitosamente con poco. I ceti meno abbienti ed il ceto medio hanno risentito gravemente di tale dissesto, impoverendosi drasticamente.
Come si è reagito , da parte di tanti , al fatto che i soldi non bastano più neanche per il vivere quotidiano ?
Si è ricorso al prestito.
Tuttavia i soldi del prestito , non essendo reddito fisso mensile, finiscono . Ed ecco il secondo prestito che, oltre ad essere utilizzato per rispondere al caro vita, deve essere utilizzato anche per chiudere il primo prestito. Si giunge al terzo o quarto prestito , in un crescendo di situazioni debitorie ormai più non controllabili. Ed, infine, la chiusura di ogni possibilità ulteriore da parte delle banche .
Ed ecco che la necessità di denaro per sanare i debiti e per vivere ha condotto molte persone presso gli usurai.
Questa è la cronistoria di tante situazioni di indebitamento, derivate dalla introduzione dell’euro non controllata, come dovrebbe essere da parte di organismi preposti, che ha innescato molto spesso una forma selvaggia di economia.
E’ sopravvissuto solo chi era benestante e chi aveva risparmi .
Le famiglie soffrono , quindi, e chiedono aiuto .
Le famiglie si sono indebitate e, quindi, drasticamente impoverite.
La nostra Associazione “Progetto di Vita – Io donna” è nata per rispondere alle richieste sempre più impellenti di intervento sul versante dell’impoverimento sempre più crescente , ponendo in essere ben definite azioni e progetti concreti.
I nostri interventi sono quotidiani e rivolti a quanti chiedono un aiuto a fronteggiare la crisi .
Essi concernono l’intervento sul piano dell’indebitamento dei cittadini , per la loro riabilitazione ed il reinserimento nel contesto della normalità.
Essi concernono anche l’aiuto economico a quanti , pur non indebitati, non riescono a far fronte alle necessità economiche principali.
E’ ben evidente che occorra agire su diversi fattori .
I nostri progetti, già ideati e confezionati, da realizzare nel breve termine, sono i seguenti: l’istituzione di un “Conto Solidale” o “Serbatoio Solidale” nelle banche , il progetto “Adotta un povero da vicino”, l’indizione di un referendum per emendare alcuni punti della normativa che regola l’accesso al credito e per renderla più elastica e meno vessatoria , al fine di favorire i correntisti e riabilitare , nel contempo, gli indebitati, sia singoli cittadini , sia aziende.
Si evince che il versante su cui necessita agire ci è parso essere, principalmente, il rapporto dei cittadini con le banche e la riforma dell’attuale sistema bancario.
Per tale ragione l’Associazione “Progetto di Vita- Io donna” si è ramificata ed ha creato l’Associazione “Progetto Italia Solidale” che, per ragioni operative, ha una sua specificità in quanto dovrà impegnarsi per realizzare l’istituzione di un “Conto Solidale”, sorretto da proventi derivanti dalla solidarietà, che abbiamo definito “Serbatoio Solidale “ all’interno delle banche, deputato a risolvere i grandi problemi di povertà e di indebitamento : è questo il nostro progetto più impegnativo perché consente, da un lato, di aiutare a superare la mancanza di denaro e, dall’altro, di porre fine a situazioni irreversibili di indebitamento espresse sia dai cittadini , sia dalle piccole e medie imprese.
Alcune banche hanno già aderito, con entusiasmo . Hanno percepito e colto il valore strategico del progetto su un doppio fronte: quello primario della povertà , quello dell’innovazione in campo bancario che crea benessere e, quindi, arricchisce le stese banche.
In che cosa consiste il progetto ?
Si tratta dell’apertura di un conto “speciale” in cui confluiranno donazioni da parte dei correntisti, che si tasseranno , a partire anche da un solo euro mensile, per donare un contributo sia ai cittadini in stato di reale povertà , sia alle piccole e medie imprese sull’orlo fallimentare.
I correntisti che aderiranno al progetto diverranno “correntisti solidali”. Nel serbatoio potranno confluire somme derivanti da donazioni di aziende e di quanti lo desiderano , da sponsor che hanno già offerto la propria disponibilità per avviare l’iniziativa.
Si introduce, in tal modo, nell’ambito del sistema bancario un’innovazione davvero concreta che si fonda sulla solidarietà “attiva”.
In tal modo sarà possibile evitare il ricorso all’usura. Si potrà ricevere , anche senza dovere di restituzione, quanto occorre per far fronte a spese urgenti per le quali non si ha denaro.
La nostra Associazione si impegna, pertanto, a voler creare una città solidale ed ospitale .
Operiamo sul territorio di Milano ed anche in altre città .
Riteniamo che, per sconfiggere la crisi , occorra partire dalle banche ed occorre porre in essere un riforma del sistema bancario, tale da poterlo rendere produttivo di benessere per sé e per gli altri.
Le banche verranno coinvolte direttamente nella creazione di un nuovo modello di economia, che abbiamo definito “Economia dal volto umano”. Esse diverranno, in tal modo, veicolo di progresso economico e di emancipazione sociale .
Presidente dell’Associazione “Progetto di Vita - Io Donna” è Maria Maimone.
Abbiamo voluto come Presidente una donna la quale desideri innovare nel campo economico, utilizzando la creatività e la “cultura materna”, ossia quel bagaglio di competenze e di conoscenze derivanti dalla concezione della vita che l’identità femminile non può che esprimere.
A comporre lo staff dell’Associazione sono, in stragrande maggioranza, le donne proprio in quanto la loro creatività diventa una risorsa nuova , perché mai dispiegata nel corso della storia umana.
Si tratta di donne che nutrono il sogno di essere protagoniste nel campo della vita economica , non certo per l’assunzione di potere fine a se stesso, ma per veder realizzato il potere della vita là dove sembra che più nulla ci sia da fare , dove sembra che la morte voglia regnare , per donare idee e far vivere progetti di vita.
Creare una nuova economia è il loro progetto fondamentale, insieme agli uomini .
Creare un’economia che includa ogni essere umano per renderlo partecipe del benessere che dovrà essere espanso , addizionando e non sottraendo .
Esse dimostreranno che è l’addizione e non la sottrazione a far crescere l’economia, ossia che vi è economia solo quando si dilatano gli spazi, creando sempre più , innovando sempre più, apportando idee nuove dove il preesistente sembra essere ormai sterile , perché l’economia è e dovrà essere “L’Albero della vita”, i cui rami dovranno essere sempre più frondosi ed espandersi sempre più.
Un assunto che non è utopia, ma nuova cultura, nuova economia, nuova filosofia della vita , come i progetti già in essere dimostrano.
Biagio Maimone, il quale è il fondatore dell’Associazione “Progetto di Vita –Io Donna” ha voluto attribuire un ruolo centrale alle donne nella propria Associazione , ponendo il loro impegno accanto a quello degli uomini, perché solo unendo le energie dell’universo femminile e dell’universo maschile si possono realizzare progetti magnifici e straordinariamente benefici per migliorare la realtà , in quanto il punto di vista femminile integra il punto di vista maschile in un ambito in cui esso non basta più e la monarchia delle idee ha dimostrato di essere fallimentare .
La crisi economica mondiale ne è testimonianza .
E’ giunta l’ora in cui donne e uomini governino insieme .
Il campo dell’economia lo esige – non vi è più alcun dubbio - e lo esige per sconfiggere la povertà.
L’Associazione “Progetto di Vita – Io donna” desidera contribuire alla creazione di una città ospitale e , perciò, condivide il pensiero del Sindaco di Milano Letizia Moratti che spesso richiama alla necessità di rendere Milano veramente e concretamente “bella da vivere”, perché non lascia i suoi cittadini nel disagio , ma li accoglie in un grandioso progetto di vita.
La nostra Associazione si compone di un gruppo di volontari che ascoltano, innanzitutto, le persone che ad essa si rivolgono , per poi operare.
Siamo intervenuti con successo su alcuni casi.
Si tratta di persone a cui stava per essere tolta la casa, alle quali abbiamo dato un supporto legale per evitare lo sfratto ed il pignoramento.
Siamo intervenuti anche per fare in modo che ad alcune persone non venisse chiuso il gas e la luce.
Ma ciò non basta.
Ora vogliamo coinvolgere le Istituzioni in alcune iniziative.
Con il Comune di Milano desideriamo realizzare l’iniziativa "Adotta un povero da vicino " .
Gli stessi cittadini offriranno aiuto ad altri più poveri che vivono nella nostra città, secondo le modalità proprie dell’adozione.
Noi spesso pensiamo ai poveri del terzo mondo, ma anche in Italia esistono i poveri.
Essi vivono in silenzio il proprio disagio , perché la nostra cultura considera scandalo trovarsi in povertà.
La cittadinanza si fa, perciò, attiva e si pone al servizio di chi ha più bisogno , a cui fa sentire la vicinanza preziosa del proprio spirito di solidarietà.
Per porre in essere il progetto “Adotta un povero” si individueranno , innanzitutto, le persone più bisognose e successivamente si chiederà, mediante la nostra Associazione , supportata dal Comune di Milano , aiuto agli altri cittadini , a cui non saranno richiesti soldi , ma solo di pagare alcune spese utili (gas , luce o altro) ad altri cittadini, per sostenere le quali non hanno i soldi.
Sta per essere avviata anche una ulteriore iniziativa: quella di rivedere le banche dati (crif, protesti), rivedendo la legge che regola il prestito .
Stiamo predisponendo un referendum che rilegga la normativa afferente il credito, perché si faccia in modo che i protesti e le segnalazioni delle banche dati ,dopo aver assolto al pagamento del debito, possano essere cancellati senza lasciare alcuna traccia o pregiudicare l’accesso al credito .
Tale iniziativa permetterà il reinserimento nel mondo dell’economia di persone ed aziende che da esso sono state escluse.
Collaboriamo, inoltre, attivamente con la Cooperativa Angel Service che distribuisce 250 pasti al giorno.
Siamo certi che il Sindaco di Milano condividerà le nostre iniziative perché tese al miglioramento della vita dei cittadini e, quindi, della città di Milano, affinché essa sia veramente emancipata e faro di progresso in Italia, in Europa e nel mondo.
Biagio Maimone
Telefono 348.0353762
• Fondatore Associazione “Progetto di Vita – Io Donna”;
• Fondatore Associazione “Progetto Italia Solidale”;
• Membro del Consiglio Direttivo “Associazione Valore Impresa Lombardia”;
• Membro del Consiglio Direttivo e Revisore dei Conti della Federazione Italiana Operatori Geriatrici;
• Membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione “Identità Italia”
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